Nel mondo non ci sono mai state due opinioni uguali. Non più di quanto ci siano mai stati due capelli o due grani identici: la qualità più universale è la diversità. (Michel de Montaigne) Giorgia Altomare 3°D gioalto3@gmail.com
La mia riflessione sull'argomento trattato ieri mi ha fatto notare un grande messaggio:che noi tutti,di colore o bianchi,siamo pur sempre uguali.
La lettura drammatizzata fatta all'Ipsia sul libro"Io come te",vuole far capire l'argomento che non sempre si deve andare dietro alle persone che vogliono fare qualcosa di brutto o scorretto di cui loro ne soddisfatti,solo perchè si vuole continuare ad avere un amicizia con colui che vuole fare questa cosa.
Tutti i giorni abbiamo a che fare con persone diverse da noi. Con questo non intendiamo solo etnia o colore di pelle , ma anche la diversità del carattere o delle scelte di vita. Purtroppo, però, molte persone considerano la diversità un aspetto negativo, che invece risulta essere il nostro punto di forza e di unicità. Secondo noi quindi, queste persone dovrebbero essre tutelate da chi non li accetta e li discrimina
Quest'anno con la prof.ssa Sciascio stiamo. affrontando il tema delle diversità ( diversiAmo). Durante questi primi incontri svolti nell'IPSIA dove abbiamo visto un film e negli incontri seguenti affrontando il tema della lettura drammatizzata leggendo vari brani. Quello che ci ha più colpito è "Io Come Te" di Paola Capriolo. Questa narrazione parla di una storia dove si vede come protagonista un ragazzo di nome Luca che non riesce a trovare un gruppo di amici con i suoi stessi interessi. Soltanto che una sera in discoteca lui scelse una strada sbagliata: durante una festa di Halloween il povero ragazzo era solo e, vedendo le altre coppie ballare divenne invidioso e decise di andare insieme ad un gruppo di ragazzi che lo avevano chiamato prima. Per tutta la sera ballavano e bevevano. Ad un certo punto Luca fosse che voleva tornare a casa xké era stanco ma gli altri lo costrinsero ad andare in giro per la città. Arrivarono davanti ad una panchina dove viveva una persona e gli diedero fuoco. Il giorno dopo Luca venne a sapere che quest'uomo era gravemente ustionato è ricoverato in ospedale. Luca disperati lo andò a trovare qualche giorno dopo all'ospedale. L'uomo era un venditore di rose nei ristoranti e chiese a Luca (spacciatori per un volontario) di svolgere il suo lavoro. Luca per ripagare l'errore di non avero salvato accettò mettendosi nei suoi panni. Questo racconto fa riflettere sul fatto che le diversità non devono essere una fonte di odio e disprezzo tra la gente ma le diversità devono essere una risorsa per tutti.
ti sei mai sentito diverso?cosa ti ha aiutato a superare la difficoltá? io mi sono sentita diversa poche volte, e quelle poche volte perché le ragazze della mia etá, essendo diverse, mi parlano male o del mio aspetto fisico o del mio modo di vestire. sicuramente ad aiutarmi sono state le mie amiche piú care, ma anhe i miei genitori
Se fossi un preside farei fare un progetto alle varie classi difficili che consisterebbe nel fare un video di una notte passata con un compagno con cui magari non si ha molta confidenza e per incentivarli premierei la coppia migliore con una cerimonia ufficiale.
Recensione sul film "Il sapore della vittoria" è un film che narra di una squadra liceale di football che si trova a dover fare i conti con il razzismo, dal momento in cui fa ingresso nella squadra in qualità di coach un uomo di origini africane, quindi dalla carnagione scura. Trasferitosi da poco con alcuni suoi connazionali, viene maltrattato sin dall'inizio dagli abitanti della sua nuova città; in un primo momento anche i suoi allievi si dimostrano piuttosto ostili nei suoi confronti, ancora di più quando inserisce nella sua squadra dei giocatori della sua stessa carnagione e altri con altrettante differenze. Quando, però, la squadra verrà inviata fuori città a causa di uno stage le cose cambieranno: dopo i primi conflitti i ragazzi impareranno a convivere e a condividere per tornare a casa più uniti che mai e lasciando allibiti i propri genitori che cercheranno, invano, di separare i propri figli da ragazzi diversi da loro, che uniti dalla loro profonda amicizia e dalla collaborazione e grazie a duri allenamenti riusciranno a vincere, insieme, la partita più importante: quella dell'integrazione. Questo, quindi, il messaggio del film: è vero che i pregiudizi nel mondo sono moltissimi, ma l'affetto può abbatterli e così creare collaborazione, unione, che rende tutti più forti. Da un punto di vista della trama, il film può essere considerato eccellente, ben realizzato anche nella scelta delle musiche e nella trasmissione del messaggio che viene svolta in maniera ottima, nell nell'ambientazione e nei colpi di scena. Nel complesso è un film profondo e commovente, adatto a spiegare le cause e le conseguenze del razzismo e ad educare all'amore verso le diversità. Consigliabile a spettatori di ogni età, è un film che vale la pena di guardare.
Anche noi , alunni della classe 3E dell'I.C. Umberto I di Lanciano, abbiamo visto il film e ci è piaciuto molto. E' stata l'occasione per riflettere ancora sul tema del razzismo ..... Il razzismo è l’intolleranza verso gli altri per il colore della pelle, per il credo religioso, per il paese di provenienza. Ogni volta che c’è una discriminazione e che qualcuno si sente superiore a qualcun altro sulla base di una determinata caratteristica, si ha una forma di razzismo. Un’idea razzista può nascere in molti modi: può essere un momento storico, può essere la cultura del momento, può essere dovuto ad un condizionamento famigliare. In epoche storiche passate in cui le persone di colore erano molto discriminate non avremmo mai potuto avere un Presidente USA come Barack Obama. L’elezione di Obama è stato un grande riscatto per tutte quelle persone perseguitate dal razzismo. Anche lo sport del calcio, a seguito di brutti episodi, ha sentito l’esigenza di schierarsi contro ogni discriminazione, imponendo negli stadi più importanti e nelle partite di Uefa Champions League, la scritta “no to racism”.
Anche la mia classe sta partecipando al Progetto "DiversiAmo" e per questo la prof.ssa Rosato ci ha fatto vedere il film "Il sapore della vittoria" che tratta proprio del tema della diversità. Mi ha fatto capire che non esiste alcuna razza tra gli uomini, solo la razza umana, e nessuno è diverso per il colore, difetti fisici o orientamento sessuale, bisogna poi imparare,secondo me, a conoscere queste persone "diverse" perché anche loro hanno delle importanti qualità che sicuramente non devono essere sottovalutate ma apprezzate. Giorgia
Anche la mia classe sta partecipando al Progetto "DiversiAmo" e per questo la prof.ssa Rosato ci ha fatto vedere il film "Il sapore della vittoria" che tratta proprio del tema della diversità. Mi ha fatto capire che non esiste alcuna razza tra gli uomini, solo la razza umana, e nessuno è diverso per il colore, difetti fisici o orientamento sessuale, bisogna poi imparare,secondo me, a conoscere queste persone "diverse" perché anche loro hanno delle importanti qualità che sicuramente non devono essere sottovalutate ma apprezzate. Giorgia
La giornata passata ieri mi ha fatto capire che in realtà quello di colore non è un bambino nero ma noi siamo quelli di colore ,quelli diversi,perché noi cambiamo il colore della nostra pelle in ogni momento della giornata a seconda delle situazioni ,mentre,lui chiamato di colore , resta sempre nero in ogni situazione .il secondo aspetto è che la diversità non deriva solo dal colore della pelle, ma anche dal modo di interagire con gli altri, di vestirsi ,di socializzare e tanto altro.questa giornata mi ha Fatto capire che i diversi non sono quelli chiamati di colore ma noi persone bianche .
Quello che abbiamo fatto la scorsa volta mi ha fatto capire che tra noi e le persone di colore non ci sono tante differenze,anzi,le vere persone di colore siamo noi perchè cambiamo colore da un momento ad un altro della giornata invece gli altri rimangono sempre dello stesso colore della pelle.
La mia riflessione sull'argomento trattato ieri mi ha fatto notare un grande messaggio:che noi tutti,di colore o bianchi,siamo pur sempre uguali.
La lettura drammatizzata fatta all'Ipsia sul libro"Io come te",vuole far capire l'argomento che non sempre si deve andare dietro alle persone che vogliono fare qualcosa di brutto o scorretto di cui loro ne soddisfatti,solo perchè si vuole continuare ad avere un amicizia con colui che vuole fare questa cosa.
In linea di principio, come affermato dalle leggi ispirate alla Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino, gli uomini sono tutti uguali, cioè hanno tutti gli stessi diritti, il diritto alla vita, alla salute, al rispetto, alla libertà di realizzarsi secondo i loro desideri, di esprimere le loro opinioni, di scegliere la loro religione. Essere uguali però non significa assomigliarsi, pensare, parlare, vestirsi, comportarsi tutti nello stesso modo, che sarebbe alquanto triste, ma avere tutti gli stessi diritti, ed esercitarli a beneficio della propria particolare individualità.
(tratto da tema delle riversita come ricchezza studenti .it)
Insieme al secondo ottico e alla operatrice della biblioteca abbiamo parlato della diversità in tutti i campi: sesso, colore, carattere, religione, situazione economica, aspetto fisico... In particolare abbiamo letto due brani riguardante la diversità del sesso e del colore. Il primo si intitolava: "Le femmine non mi piacciono perché" Che tratta di problemi di approccio tra maschi e femmine. Questo parla dei difetti delle femmine raccontati dagli occhi di un maschio. Il secondo,invece, si intitola: "Io come te"Questo tratta di un ragazzo di nome Luca che appena lasciato dalla ragazza si fa convincere da dei bulli della sua scuola ad andare con loro a fare barbarie. Costoro videro un signore sdraiato sulla panchina con un cesto di rose che vendeva per guadagnare,quel poco ,che sarebbe stato mandato alla sua famiglia in Africa. I bulli vedendolo decisero di mandarlo in fiamme. Luca si sentì come tra due fuochi non sapendo se prendere le difese dell'uomo o appoggiare i bulli. Alla fine decise di mettersi contro questi ultimi. Per aiutare l'uomo appena sopravissuto si comprò un fondotinta e cominciò a fare il suo lavoro di venditore di rose. Luca così si rende conto di come è stare "dall'altra parte". Secondo il nostro parere le diversità pultroppo sono un grande ostacolo per tutti gli individui del mondo. Le persone infatti tendono ad approcciarsi di più ad altri più simili a loro e non si può fare niente.
Tanisha: 1) progetto diversiamo secondo me è un progetto che fa capire e amare la diversità. La diversità puo essere il colore della pelle, essere uomo o donna, il rango sociale, molte cose, ma più importante è che non bisogna giudicare in base alle diversità , la diversità è ovunque.
2) Le giornate passate a fare il progetto con la prof, mi hanno fatto capire che la diversità è ovunque, anche se non si vede c'è, noi però inconsapevolmente possiamo evitare queste persone. Però con piccoli gesti possiamo farle sentire a loro agio, noi dovremmo farli integrare. Però non tutti la pensano così. Molta gente pensa che la diversità è un problema come l'avere il colore della pelle diversa, o praticare una religione diversa e questo ha portato a molte guerre ma anche a altri episodi.
Una delle tante cose a renderci unici è proprio la diversità che per alcuni viene considerato un aspetto negativo perché magari non accettano persone con con gusti, ideali, aspetti diversi dai propri
In queste settimane la nostra classe ha intrapreso un progetto in collaborazione con una dell'Istituto professionale di Ortona. In questo percorso abbiamo affrontato temi profondi come l'integrazione e soprattutto l'amore per le diversità che dà il nome all'iniziativa: "DiversiAMO". Questo progetto si è svolto in vari incontri tenutisi nelle nostre due scuole in cui insieme abbiamo riflettuto sui vari tipi di diversità e sull'importanza dell'integrazione anche in relazione alla scuola, partendo dai giovani, perchè è meglio aiutare un giovane a formarsi che un adulto a ripararsi. Tra i vari incontri quello che ci ha colpito maggiormente consisteva nella lettura di alcuni brani che parlavano di varie diversità: da quelle più infantili di un bambino in merito ai gusti e alle abitudini differenti da quelle femminili, alla storia un ragazzo, che assiste in prima persona agli orrori che scaturiscono dal razzismo: questo racconto affronta temi molto attuali, in quanto il fatto narrato è realmente accaduto, ovvero quello del tentato omicidio di un senzatetto extracomunitario che, nonostate si guadagnasse da vivere onestamente aveva suscitato il disprezzo di alcuni ragazzi che gli avevano successivamente dato fuoco senza però ucciderlo sotto gli occhi attoniti e impotenti di Luca, il protagonista, che roso dai sensi di colpa, decide di darsi da fare. Questo avvenimento ce ne ricorda uno molto recente comparso su un giornale in cui si racconta l'aggressione per mezzo del fuoco a un ottantenne da parte di alcuni ragazzi in Sicilia. In questo episodio, al contrario di ciò che avviene nel racconto, i ragazzi colpevoli hanno continuato imperterriti nel loro intento spregevole senza avere nemmeno la consapevolezza di agire in modo del tutto scorretto al contrario di Luca che, insieme all'articolo risalente a qualche settimana fa e al suo racconto, dovrebbe farci riflettere e spingerci a chiedere: "COME MI SAREI COMPORTATO/A? AVREI REAGITO O SAREI RIMASTO/A IN SILENZIO?" La risposta non dovrebbe essere scontata, ma servirebbe a farci capire il ruolo ch un giorno, da adulti, potremmo assumere e del cambiamento che potremmo rappresentare in futuro. In ognuno di noi, però, dovrebbe esserci un piccolo Luca che agisce con coscienza e consapevolezza. Se tutti agissero cosi di certo il mondo sarebbe più sano.
La mia riflessione sulla lettura dramatizzata fatta all'Ipsia insieme al secondo ottico,riguarda la diversità. La mia riflessione è che non si deve andare dietro alle persone "cattive" per solo mantenere la loro amicizia se vogliono fare qualcosa di brutto e che ne sarebbero soddisfatti. Quindi oltre a quello che si devono prima selezionare le amicizie,noi siamo pur sempre uguali,senza le distinzioni del colore della pelle,ci dobbiamo rispettare a vicenda Bucci Andrea 3D
Infatti il racconto del libro,dall'autrice Paola Capriolo,narra di un ragazzo che si chiama Luca,che per continuare ad avere l'amicizia con un gruppo di "teppisti" non ha avuto coraggio di chiamare la polizia vedendo la scena che danno fuoco ad un uomo addormentato sulla panchina di nome Rajiva che vendeva rose per i locali.
Luca,dopo che andò in ospedale a trovarlo,colpito da un grande senso di colpa,decide di camuffarsi in quell'uomo per aiutarlo ad ottenere denaro vendendo rose mentre Rajiva è ancora in ospedale.
Divenire “razzisti”, oggi, è purtroppo molto più semplice piuttosto che 5-10 anni fa. I miei genitori mi hanno sempre detto di non giudicare una persona dal colore della pelle, è semplice capire che il colore di una carnagione non rispecchi la personalità ed il carattere di qualcuno. Su questo, fortunatamente, oggi, la maggior parte delle persone è d’accordo. Ma allora, perché se tutti pensiamo ciò, quando vediamo un marocchino, un musulmano.. siamo spaventati nutrendo diffidenza nei suoi confronti? Tutti noi stiamo diventando razzisti senza rendercene conto, perché, purtroppo, in questo periodo gli atti terroristici e le azioni illegali compiute da una persona di un’etnia differente dalla nostra sono all’ordine del giorno. Ma “musulmano” non è sinonimo di “terrorista”, “Rom” non è sinonimo di “ladro”. Generalizzare è troppo facile, prendersela con un’intera popolazione o una religione perché una persona di questa ha sbagliato, anche. Se dovessimo incominciare a pensare in questo modo per ogni situazione, di certo non vivremmo più. Nessuno capisce che uno degli obiettivi degli atti terroristici, ad esempio, è proprio quello di scatenare terrore, paura. Avere paura di tutto e di tutti fino a perdere la propria libertà e a nutrire diffidenza verso il diverso. Ma episodi di discriminazione si scatenano anche nella vita di tutti i giorni, anche di fronte a quel compagno che presenta, a detta degli altri, caratteristiche differenti da quelle di tutti. Ma io questa chiusura mentale non la riesco a capire. Il razzismo ormai è ovunque, anche nelle piccole azioni: dalla discriminazione della persona di colore sino all’isolamento del bambino che porta una maglietta diversa dalla tua. Tutto quest’odio per nulla, che poi… per voi cos’è la normalità? Perché secondo me la normalità consiste proprio nell’essere diversi, avere pensieri diversi, carnagioni diverse e vestiti diversi. L'essenza del mio pensiero è ben espressa dai versi di una celebre canzone: “Ehi, torna al tuo paese, sei diverso!” “Impossibile, vengo dall’universo” (Caparezza).
La libertà è molto importante per ogni individuo. Il diritto di essere liberi significa poter fare le proprie scelte e poter essere se stessi con i propri difetti e qualità. Abbiamo il diritto di sostenere i nostri sogni,i nostri pensieri e le nostre scelte. Le differenze sono necessarie per arricchire le proprie conoscenze e la propria cultura. Essere di colore differente non equivale a simbolo esclusione. Siamo tutti diversi come carattere,età,altezza ed estetica;ma in fondo siamo uguali,siamo persone che hanno una vita davanti e dobbiamo vivere tutti nelle stesse condizioni. Quando perdiamo il diritto di essere differenti,perdiamo il privilegio di essere liberi veniamo isolati e non abbiamo più la dignità di essere persone uniche.
In questo periodo tutti possiamo diventare facilmente razzisti perché viviamo in un pezzo di storia in cui le nostre libertà sono messe a repentaglio. Queste sono state faticosamente conquistate a partire dalla Magna Carta Libertatum alla Rivoluzione Francese, dal Risorgimento fino al periodo della Seconda Guerra Mondiale. Ognuno di noi fino a poco tempo fa si sentiva libero di frequentare luoghi pubblici come piazze, discoteche, ristoranti; si sentiva tranquillo quando andava in vacanza all'estero. La mia generazione ma anche quella dei miei genitori è cresciuta ed educata al rispetto dell'altro: musulmano, ebreo, bianco o nero. La storia ci ha insegnato che la pace si ottiene solo conoscendo e rispettando “IL DIVERSO”. Ora però alcuni integralisti fanatici, servendosi della religione, si sono armati per combattere una guerra che non ha confini . Tutti noi guardiamo i Musulmani con sospetto sia che abitino alla porta accanto, sia che passeggino in centro di sabato pomeriggio. L'Europa negli ultimi anni sta diventando sempre più multirazziale, l'America lo è da sempre, eppure stiamo tornando ad essere nazionalisti perchè la paura e l'imprevedibile ci spaventa.
Noi siamo una società multietnica. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, gli Italiani andarono via per cercare lavoro. Dagli anni 1980 le persone iniziarono a sbarcare in Italia. Noi tutti siamo uguali ma allo stesso tempo differenti e dobbiamo iniziare a capirlo per eliminare la discriminazione. Tutte le persone su questo pianeta hanno gli stessi diritti,o meglio,così dovrebbe essere. Gli uomini sono ancora violenti, aggressivi e competitivi ma ognuno in base alla propria cultura società e religione, e con questo? Non siamo diversi per questo. Non si eliminano i neri colorandoli di bianco. Odiamo altre persone perché non le conosciamo e non le conosceremo mai perché le odiamo. Non serve prendersela con tutti i musulmani per il terrorismo, basta viaggiare per essere lo straniero di qualcuno. Razzista è colui che vede come minaccia ogni persona diversa da lui e questa ossessione si può curare, viaggiando. Se volete un posto dove le cose vanno separate in base al colore andate in lavanderia. Le persone, anche se sono alte, magari non sono all’altezza, non serve essere belli se dentro si è vuoti di contenuto, non ti servono i soldi se non conosci la vera ricchezza e tanti diplomi non ti danno la saggezza. Le persone non sono volti, colori, religione o aspetto fisico ma un nome, un cognome , una storia e una personalità, questo dovrebbe contare. Se io sono obeso e tu me lo fai notare bullizzandomi cosa ci risolvi? Non ti tolgo niente. Diversità non vuol dire questo ma la diversità è un modo di vedere le cose o essere, le etichette danno fastidio sui vestiti, figuriamoci sulle persone. Vorrei far notare che gay sta per ‘’good as you’’cioè buono come te, non strano o diverso. L’amore è amore e si può manifestare tra uomo e donna,uomo e uomo, donna e donna, persone con età, colori, abilità o religioni differenti, e allora? Loro si amano, a noi che importa? L’amore va oltre le differenze. Vorrei far notare un’altra cosa. I profughi vengono qui per salvarsi e vedere com’è un giorno senza guerra. Se ci bombardassero a noi? Non faremmo la stessa cosa per salvare la nostra famiglia? Se consideriamo clandestine tutte le persone profughe non impareremo mai il significato della parola umanità. È un caso che tu sia bianco o nero, diversamente abile o abile ma non vuol dire che non meritiamo tutti la felicità. Fuori siamo diversi ma dentro uguali. Dobbiamo amarci per quelli che siamo: forma, dimensione e colore senza più criticare. C’è solo una razza, quella umana. Le diversità sono una ricchezza, dobbiamo imparare ad accettarle e apprezzarle.
Il razzismo nasce dall’ idea che gli uomini sono diversi e si distinguono per razza, colore della pelle, religione ecc. Questa distinzione giustifica la supremazia di una etnia sulle altre e si realizza attraverso politiche discriminatorie e persecutorie. La storia dell’ umanità è piena di episodi di razzismo e di guerre sanguinose, fondate sulla supremazia della “razza”, ad esempio la seconda guerra mondiale. L’Italia sconvolta dalle persecuzioni razziali nei confronti degli ebrei, zingari, omosessuali inserisce nella Costituzione del 1947 l’articolo 3 , che dichiara che tutti i cittadini hanno pari dignità ed uguaglianza, perché è compito dello Stato italiano togliere gli ostacoli che impediscono l’uguaglianza dei cittadini. In realtà credo che l’articolo 3 della Costituzione non sempre venga applicato, perché tuttora si verificano episodi di razzismo in Italia. Un caso di razzismo che ultimamente ho sentito e mi ha particolarmente colpito, è stata la violenza nei confronti di una coppia nigeriana derisa da un gruppo di giovani italiani che schernivano ed insultavano la signora chiamandola “scimmia”; il marito, che difendeva la moglie, è stato assassinato da questi ragazzi. Il razzismo non esiste solo in Italia, è una piaga in tutto il mondo. In conclusione ritengo che il razzismo sia il fallimento della nostra società, perché ci fa capire che l'uomo non ha imparato nulla dagli errori del passato. Mi auguro che tutta la società, i politici, le persone importanti ma anche quelle semplici inizino a dare il buon esempio, che la scuola sia sempre attenta a prevenire il razzismo e ad educare i giovani al rispetto della diversità insieme alle famiglie. Lorenzo classe 3E I.C. Umberto I Lanciano
Quando si è piccoli non si fanno discriminazioni: i bambini giocano tutti insieme, senza pregiudizi; non si giudica il diverso ma lo si accetta. Non è importante il colore della pelle, la provenienza, la religione....ma ci si diverte tutti insieme. Poi, però, si cresce e si è influenzati dalla società che ti porta, a volte, ad etichettare le persone. Le discriminazioni non si compiono solo verso chi ha una cultura e una religione diversa, ma anche verso quelli che non rispettano i presupposti richiesti dalla società: vestirsi alla moda, utilizzare le nuove tecnologie abitualmente, avere un aspetto fisico che risponda ai canoni della bellezza... Il problema del razzismo deriva dall'ignoranza e dall'atteggiamento chiuso ed egoista di chi considera il prossimo inferiore a se stesso. E' importante affrontare questo problema a partire dai banchi di scuola, luogo da dove partire per costruire una società migliore.
"Siamo diversi ma tutti uguali". Questa frase esprime perfettamente il concetto di diversità. Attualmente, quando pensiamo alla diversità ci riferiamo al colore della pelle, alle religioni, alle società, al genere, alle disabilità, all'identità sessuale senza considerare che ognuno di noi è diverso dall'altro. In natura, infatti, è quasi impossibile trovare due cose, due individui identici: "Nel mondo non ci sono mai state due opinioni uguali. Non più di quanto ci siano mai stati due capelli o due grani identici: la qualità più universale è la diversità". Apparteniamo ad un periodo storico tecnologicamente molto sviluppato eppure i problemi legati alla diversità sono ancora quelli che hanno caratterizzato periodi storici a noi molto lontani.
Come mai quando vediamo due gemelli uguali ci meravigliamo? Quindi non è vero che ci stupiamo solo della diversità, ma anche dell'uguaglianza. La diversità, quindi, si trova dentro ognuno di noi. La saggezza è saper stare con la differenza, senza voler eliminare la differenza stessa. Senza la diversità questo mondo sarebbe monotono. Grazie alla diversità siamo capaci di raccontare storie sempre diverse, conoscere cose nuove...personalmente la diversità mi diverte, l'uguaglianza mi annoia. E' proprio la diversità a renderci unici!
DIVERSITA'=FORZA perché opinioni, pensieri, culture, lingue diverse unite generano una grande forza che può superare ogni ostacolo capace di abbattere quel muro costruito negli anni per dividere le persone "normali" da quelle "diverse". Solo insieme si può abbattere questo muro; contrariamente sarà il muro ad abbattere noi! Purtroppo in passato ed ancora oggi non si riesce ad accettare ed includere le persone diverse, ma le si deride e le si isola. "Ho ucciso mio fratello con l'odio nel cuore". Questa frase citata nel film "Il sapore della vittoria", mi ha colpito molto perché mi ha fatto capire che è possibile uccidere con l'odio una persona uguale a me, con i miei stessi diritti, doveri e libertà. A scuola si può e si deve lavorare per far comprendere che l'essere diversi è la normalità. Solo attraverso la conoscenza di persone e culture differenti è possibile eliminare la paura e la diffidenza di ciò che ci è estraneo. Così la scuola diventa "buona scuola attenta a ciascuno e per tutti", una "scuola a colori" dove si accetta la diversità.
Oggi, come non mai, si sente sempre più parlare di "straniero" come di una persona diversa, strana, con diritti minori dei nostri, giudicandola per il colore della pelle, per la lingua parlata, per la religione professata... Nessuno più si chiede cosa abbia dentro, i segreti che nasconde, la storia che ha da raccontare di se stesso. In TV, quasi ogni giorno, vengono narrati episodi di razzismo a cui si assiste impotenti ma anche, oserei dire, indifferenti. Ciò ci fa capire che le persone non hanno ancora compreso che siamo tutti umani anche se abbiamo storie e pensieri diversi da raccontare. "Il mondo che vorrei, si chiamerebbe amore" come afferma Laura Pausini in una sua canzone. Questa frase dovrebbe farci riflettere: siamo tutti uguali e l'unica cosa che deve esserci tra noi è l'amore.
Un tulipano non combatte per impressionare nessuno. Non combatte per essere diverso da una rosa. Non ne ha bisogno. Perché è diverso. E c’è spazio nel giardino per ogni fiore.
Un tulipano non combatte per impressionare nessuno. Non combatte per essere diverso da una rosa. Non ne ha bisogno. Perché è diverso. E c’è spazio nel giardino per ogni fiore.
Caro blog, la mia pelle non è chiara e luminosa come quella delle mie amiche, ma scura come il caffè. A me piace essere così perché non sono uguale a tutte le altre ma sono diversa. Non divento mai rossa quando parlo con i ragazzi e al mare non mi scotto con il sole. L' unico problema è che la mia pelle non è abbastanza resistente alle offese e alle cattiverie.... Mi dispiace molto quando sento sussurrare "negra"! Ma poi in fondo non mi importa perché io sono come la mia mamma e il mio papà, come mio fratello e mia sorella. Noi siamo "scuri" come il caffè, dolci come il cioccolato e il nostro sorriso è bianco come la luna e illumina il nostro volto e la vita di tutti i nostri amici che ci amano e ci rispettano! Forse per qualcuno siamo "neri" , ma per molti siamo persone con una cultura allegra e solare , abbiamo la musica nel cuore e il ritmo nel corpo. Forse siamo diversi , ma diverso non è bello?
Penso sempre a come può essere la vita dei grandi con la casa, i figli, il lavoro… e, alcune volte dico a mia madre: “Beata te che sei grande”. Perché a pensarci bene, “i grandi”, a parte occuparsi della famiglia e andare a lavoro, non devono studiare o fare i compiti; non hanno la preoccupazione che il giorno dopo verranno interrogati; non hanno problemi di cuore; non sono presi dallo stress dei “troppi compiti” ; escono senza chiedere il permesso ai genitori; si prendono le ferie; non vengono sgridati perché hanno preso un brutto voto; guidano la macchina o il motorino; ritornano la sera tardi; vanno a letto tardi; non prendono note; non hanno occhiaie per aver studiato fino a tardi per una verifica. ...tuttavia la vita dei grandi è anche faticosa. Hanno bollette da pagare, tasse esose, figli da seguire, lavori domestici e tante altre mille occupazioni e....preoccupazioni. La nostra vita, invece, è un po’ più “fantasiosa”. Si esce, non sempre, con gli amici, si festeggia i compleanni insieme, ci si innamora o ci si fidanza, si passa molto tempo con gli amici, ci si messaggia, si fanno passeggiate, si prendono i gelati, si va al cinema, si va per i negozi, si fanno i pigiama-party, si gioca a calcio, si fa sport insieme… Insomma, queste vite appartengono a due mondi diversi ma, tra qualche anno, sperimenterò anche il mondo degli adulti: per ora, mi godo la mia splendida età!
Le persone diverse vengono trattate come "alieni" ma io sono convinta che il mondo dovrebbe funzionare come una calamita in cui per attrarsi bisogna avere una parte positiva ed una negativa. Così nel mondo la diversità dovrebbe attrarre la normalità! La diversità esiste tra una persona ed un animale ma non tra persona e persona. In nome delle differenze di religione, di colore, di genere, però, si fanno le guerre. Se noi non rispettiamo loro, loro non rispettano noi. E' come un cane che si morde la coda. Il mondo non può andare avanti così! Solo unendoci il mondo sarà migliore per tutti. La diversità nella mia mente non esiste perché non ho mai visto una persona diversa da me. La cosa bella nel mondo è proprio che non siamo tutti uguali!
Ditemi cosa cambia tra bianchi o neri, cinesi o italiani, abili o disabili? Solo perché una persona ha una lingua, una cultura, una religione, un'abilità diversa deve essere isolato o trattato diversamente? Non siamo forse tutte persone? Credetemi: non riesco proprio a sopportare vedere persone che offendono altre perché diverse da quello che loro pensano sia "normale"! Questa cosa non mi lascia in pace...
Discutendo in classe sul tema della diversità che caratterizza il mondo in cui viviamo, mi è tornata in mente una canzone dei Pooh intitolata "Pierre" che in una frase dice "io ti rispetto, resta quel che sei". Credo che sia proprio questo che manchi quando si isola qualcuno diverso da noi. E' solo il rispetto dell'altro che cancella ogni forma di discriminazione.
DIVERSITA': cos'è la diversità oggigiorno? Per me il concetto di diversità non esiste? Ho sempre trattato tutti allo stesso modo, sempre riservato lo stesso comportamento verso tutte le persone, che siano di colore della pelle più scura della mia o con un'abilità diversa dalla mia. Abbiamo tutti un cuore e, bene o male, una mente per riflettere!
Io penso che il razzismo non dovrebbe neanche esistere perché nella storia ci siamo battuti per combattere questo mostro. Creare distinzioni solo per delle "etichette" che qualcuno troppo pieno di sé pretende di potere dare rovina la vita di chi, invece, dovrebbe avere gli stessi diritti: avere un lavoro, una casa e vivere una vita "normale". NO TO RACISM!!!
Perché diversi? Perché definire le persone affette da incapacità motorie, diverse? Non sono differenti da noi, ma sono persone straordinariamente sensibili perché amano immensamente la loro vita, nonostante si trovino ogni giorno a dover far fronte a difficoltà che neanche immaginiamo. La scuola ha un ruolo fondamentale perché è il luogo dove far emergere e potenziare le loro capacità. Non è giusto che i diversamente abili vengano trattati con compassione perché anche loro hanno il diritto di vivere serenamente e gioiosamente.
Anche nelle nostre classi possono verificarsi episodi di discriminazione e non solo verso persone diverse per colore della pelle, religione o nazionalità ma anche verso chi è ritenuto più debole che viene preso in giro, deriso, allontanato. Il fenomeno del bullismo sta diventando una vera piaga! Bisognerebbe, per un giorno, far sentire diversi i bulli che forse, solo così, la smetterebbero! Dovremmo provare a "vestire i panni" dell'altro per cercare di comprendere i loro stati d'animo.
"IO SONO INVALIDO NON MORTO!" Questa frase tratta da "Il sapore della vittoria" mi ha fatto molto riflettere. Spesso trattiamo chi ha una disabilità con pietà, senza accorgerci che così, forse, li facciamo sentire diversi. Nella vita di tutti i giorni gli invalidi dovrebbero sentirsi a proprio agio e non essere discriminati. Purtroppo, in Italia, le strutture non sono sempre all'altezza del loro compito e spesso i luoghi sono pieni di barriere architettoniche che rendono impossibile l'indipendenza e la loro la piena integrazione.
In questo periodo si parla tanto di immigrati che vengono nel nostro Paese. Il loro arrivo non è sempre ben visto e spesso crea disordini. Credo che ciò derivi dalla paura che l'ISIS sta diffondendo in tutto il mondo. Non dobbiamo però cedere alla paura perché altrimenti vincono loro. Siamo tutti figli di un unico Dio. Ognuno dovrebbe essere libero di professare la propria religione qualunque essa sia: musulmana, buddista o cristiana. Conoscere lo "straniero", le sue tradizioni, la sua cultura, le sue usanze porta a superare tutte le diffidenze e a gettare le basi per la costruzione di un futuro comune.
La diversità non è soltanto diverso colore della pelle, diversa religione, disabilità ma molto spesso è legata anche all'aspetto fisico. Le persone che non rientrano all'interno dei canoni richiesti dalla moda, dalla televisione sono messe in disparte perché ritenute diverse. Nel film "Il sapore della vittoria" visto in classe c'era un ragazzo un po' più grassottello che giocava a football americano; giocava in attacco ed era molto bravo, nonostante l'aspetto fisico diverso dagli altri. Ognuno di noi dovrebbe essere considerato per ciò che si è e non per come si è. C'è una frase che ho letto e che mi piace molto: "Chiudi gli occhi e vedrai la bellezza".
Sempre più spesso la diversità porta al conflitto tra gli uomini. Tante sono le guerre combattute per affermare la propria religione. Secondo me non ha senso distruggere popoli, paesi, città e nazioni solo perché uno professa una religione diversa dalla mia. Jonathan Swift diceva "abbiamo religioni a sufficienza per farci odiare, ma non a sufficienza per farci amare l'un l'altro". Credo che ognuno debba essere libero di professare la sua fede senza per questo sentirsi diverso. La tolleranza e il rispetto sono senza dubbio la base per la costruzione di una società giusta, multietnica e pacifica. "L'unica guerra che tutti dobbiamo combattere è quella contro il male" (papa Francesco).
Pensando al film "Il sapore della vittoria" per me la diversità non è il colore della pelle, perché noi uomini siamo tutti uguali. Tempo fa, nel palazzo dove abito, viveva una famiglia di colore, ma noi non abbiamo mai avuto nessun problema, eravamo molto amici e quando sono andati via mi è dispiaciuto molto. L'emarginazione nasce dalla cattiveria e dall'ignoranza. Si odia ciò che si teme e non si conosce. Per me il diverso non esiste, io mi comporto allo stesso modo con tutti.
Quest'anno con la prof. ssa Sciascio stiamo affrontando il tema delle diversità (diversiAmo).
Durante questi primi incontri svolti nell'istituto IPSIA dove abbiamo visto un film e negli incontri seguenti abbiamo affrontato il tema della lettura drammatizzata leggendo vari brani. Quello che ci ha più colpito è "io come te" di Paola Capriolo. Questa narrazione parla di un ragazzo di nome Luca che non riesce a trovare un gruppo di amici con i suoi stessi interessi. Una sera in discoteca lui fece un grande errore. durante una festa di Halloween il ragazzo, solo e annoiato, vedendo le altre coppie ballare divenne invidioso e decise di unirsi insieme ad un gruppo di ragazzi che lo avevano invitato a trascorrere la serata con loro. Loro trascossero la serata a ballare e bere. Ad un certo punto Luca disse che voleva tornare a casa perché era stanco ma gli altri lo costrinsero a continuare la festa ad andare in giro per la città. Ad un certo punto giunsero davanti ad una panchina dove una persona stava dormendo e gli diedero fuoco. Qualche giorno dopo Luca venne a sapere che quest'uomo era gravemente ustionato e ricoverato in ospedale. Luca disperato lo andò a trovare qualche giorno dopo in ospedale. Il pover uomo era un venditore ambulante di rose nei ristoranti e chiese a Luca (spacciatosi per un volontario) di svolgere il suo compito. Luca per ripagare l'errore di non averlo salvato accettò mettendosi nei suoi panni. Questo racconto fa riflettere sul fatto che le diversità non devono essere una fonte di odio e disprezzo tra la gente ma le diversità devono essere una risorsa per tutti.
~Giordano~
Fa riflettere anche sul fatto che non esistono più razze ma ne esiste soltanto una cioè l'umanità
~Alessio~
Mi ha fatto riflettere sul fatto che non esistono razze, siamo tutti uguali come nella vita sociale non ci sono distinzioni ne di razza e ne di sesso e ognuno deve avere gli stessi diritti.
E' qui che si incontrano Facce strane di una bellezza Un po' disarmante Pelle di ebano Di un padre indigeno E occhi smeraldo Come il diamante Facce meticce di razze nuove Come il millennio Che sta iniziando Questo e' l'ombelico del mondo E noi stiamo gia' ballando
Questo e' l'ombelico del mondo L'ombelico del mondo
Questo e' l'ombelico del mondo Dove non si sa dove si va a finire E risalendo dentro se stessi Alla sorgente del respirare E' qui che si Incontrano uomini nudi Con un bagaglio di fantasia Questo e' l'ombelico del mondo Senti che sale questa energia
REPEAT CHORUS
Questo e' l'ombelico del mondo E' qui che c'e' il Pozzo dell'immaginazione Dove convergono le esperienze E si trasformano in espressione Dove la vita si fa preziosa E il nostro amore diventa azioni Dove le regole non esistono Esistono solo le eccezioni
Questo e' l'ombelico del mondo L'ombelico del mondo (x2) Questo l'ombelico del mondo
Questo e' l'ombelico del mondo E' qui che nasce l'energia Centro nevralgico del nuovo mondo Da qui che parte ogni nuova via Dalle province del grande impero, Sento una voce che si sta alzando Questo e' l'ombelico del mondo
1. Ti sei mai sentito diverso?Cosa ti ha aiutato a superare le difficoltá? 2. Come vengono accolte le persone "diverse"? 3. L' integrazione é sempre facile? Quali cause la ostacolano? 4. Ipotizza sei un dirigente scolastico...Cosa puoi fare per favorire l' integrazione? 5. Cosa fai tu per accogliere le diversitá? RISPOSTE: 1. L' adolescenza credo che sia il periodo piú bello che ogni persona possa vivere nella propria vita. Nel passare dalla puberta all 'adolescenza naturalmente sono cambiati molti aspetti del mio carattere...adesso mi sento un pochino piu matura e autonoma ma all' inizio di questo cambiamento caratteriale mi sono accorta di essere stata sempre nervosa, senza voglia di far niente e qualche volta anche un po' arrogante senza volerlo...ma tutto cio é stata una cosa momentania che man mano é andata a scemare...Tutto questo é stato per me un trauma che sono riuscita a superare vedendo che tutto questo nn capitava a me ma a tutti i neoadolescenti. 2.Secondo me per accogliere le persone diverse bisogna sottolinearne alcuni aspetti pscicologici-ideologici o caratteriali differenti dai nostri spiegando loro che sono dei pregi. 3.Come ho detto precendentemente, le persone sono diverse infatti ci sono alcune che non badano al colore della pelle, degli ochhi o dei capelli, mentre ad altri basta vedere una persona che indossa delle scarpe non alla moda per disprezzarla e isolarla...Non so trovare delle cause che ostacolano in qualche modo l' integrazione ma pensandoci bene credo che l' ignoranza sia una di queste. 4. Se fossi un dirigente scolastico organizzerei tanti progetti peró non tra alunni di una sola classe ma di piů classi cosi da favorire l' integrazione. 5. Io per accogliere le diversitá semplicemente non le sottolineo, stringo amicizia con una persona o piů persone senza notare le uguaglianze o le differenze.
La scelta di questa canzone è stata molto facile: Basta leggere la prima strofa per capire il vero significato della diversità infatti, come dice Mengoni, la società di oggi è proprio basata purtroppo sul pregiudizio Emilia,Raffaele e Giuditta 3D Ortona
In questi giorni navigando sul web mi sono imbattuto in una frase ironica che dice "Se tu sei contro i gay perché non è concesso alla tua religione, allora tu non puoi mangiare i biscotti perché io sono a dieta". All'inizio leggendola ho riso ma poi riflettendo mi sono accorto che nascondeva una piccola ma grande verità! Se pretendo che tu faccia qualcosa che a te non piace, allora anche tu puoi pretendere da me la stessa cosa. Immaginate che baraonda! Un mondo di divieti!! In realtà "il mondo è bello perché vario". Secondo me, l'unica vera cosa che tutti abbiamo in comune è la diversità, che ha permesso all'uomo di evolversi, attraverso il contatto tra popoli e civiltà diverse.
Quando si parla di diversità di solito ci si riferisce a bianco-nero, grasso-magro, ricco-povero e si è sempre pronti ad additare chi sta dall'altra parte rispetto alla massa, senza porsi tanti problemi. Quando, però, sei tu il diverso allora le cose cambiano. Ti senti brutto, inferiore, muori dentro. E' quello che è capitato a me quando ero alle elementari e mi chiamavano "negro africano". Poi cresci e ti accorgi che questa cattiveria gratuita la trovi non solo vicino a te ma in tutto il mondo. Basta accendere la TV per vedere che anche in America si diffondono sempre di più gli episodi di razzismo. Dove sono finite le parole di Martin Luther King? Davvero è morto invano? Ma secondo voi è giusto tutto questo? Per fortuna non tutti la pensano così!
Cosa cambia se uno è nero o bianco, italiano o straniero, buddista o cristiano? Nulla ma il solo far parte di una maggioranza porta ad escludere la minoranza e a considerarla diversa. Credo che alla base di tutto, purtroppo, ci siano interessi economici che in questo periodo di crisi si fanno sentire ancora più forti! Tutti noi dovremmo rispettare i diversi...dovremmo ma non è così perché altrimenti ci sarebbe un mondo migliore! La società dovrebbe seguire l'esempio della scuola, dove l'integrazione di tutti gli alunni è cosa prioritaria! Solo attraverso la conoscenza, la partecipazione, la condivisione, un cammino comune la nostra società può diventare aperta, accogliente, multietnica e senz'altro più giusta.
Perché una persona bianca guarda male una persona nera? Cosa ha di diverso oltre alla carnagione? E' una persona come tutti noi! Non è che noi siamo persone normali perché siamo bianchi e loro sono strane perché sono neri, nessuno è normale e tutti sono diversi da tutti! Penso sia arrivato il momento di rispettare l'altro in quanto persona e non per le sue usanze, credenze o tendenze sessuali. Perché non si dovrebbe essere liberi di amare chi ci piace? "L'amore è amore [...] Vorrei sapere l'amore che colore ha, ma è come chiedere il sapore della libertà/ Vorrei toccarlo con mano,/ per me è un arcobaleno/ Non esistono diversità/ Vorrei sapere se la pensi anche tu come me/ Vorrei sapere per te l'amore che cos'è/ Se non guardare nella stessa direzione/ lasciarsi andare, ragionare con il cuore/ Con il cuore, l'amore, apre porte mentre l'odio le chiude...." (Simone Da Pra)
Anche se oggi si sente parlare di società multietniche, multiculturali, multirazziali, di mondo interconnesso, di globalizzazione, dobbiamo ancora fare i conti con il razzismo, con persone che credono di essere superiori e per questo disprezzano chi è diverso. Il razzista non rispetta gli altri e quindi la convivenza civile! E' chiuso in se stesso, individualista e senza cuore! Dovremmo combattere la tendenza che vuole annullare tutte le diversità! Conoscersi, scoprire le differenze, condividerle porta ad un arricchimento reciproco che rende tutti migliori! Insieme siamo più forti mentre se ci mettiamo tutti contro tutti, in questo mondo già difficile, diventa davvero impossibile andare avanti.
In questi giorni stiamo affrontando il tema della diversità ed io, tra i vari argomenti trattati, ho scelto quello sulla "disabilità", perché è una tematica che sento molto vicina. Essa colpisce molte persone, qualcuno già dalla nascita ed altri dopo incidenti o malattie. "La disabilità non è una diversità, ma una condizione di vita. Ogni individuo è diverso dall’altro senza che per questo venga meno il valore, sia implicita un'inferiorià”, scrive Silvia Galimberti. Questa frase mi ha colpito molto perché spesso i disabili vengono considerati e trattati diversamente se non addirittura emarginati. Dovremmo cercare di far emergere e di trasmettere loro quella gioia di vivere che tutti noi ragazzi abbiamo, perché loro hanno gli stessi nostri diritti e soprattutto dei sogni da realizzare.
Guardando il film "Il sapore della vittoria" sono rimasto molto colpito dalla scena in cui Gerry è in ospedale, paralizzato, e Julius gli dice che da vecchi andranno a vivere insieme ed insieme diventeranno grassi. Non smettono di pensare al futuro, e benché Julius sia sconvolto, Gerry non si abbatte ma accetta la sfida di vivere una vita diversa da quella vissuta fino a quel momento. Ho una cugina disabile che è seduta su una sedia a rotelle ma io non la ritengo diversa da me, anzi oserei dire che è uguale a me, ride come me, sogna come me, prova emozioni come me. Disabilità non è sinonimo di malattia: può essere causata da una patologia ma non è una malattia. Ma poi se ci pensiamo bene: non siamo forse tutti noi diversamente abili in qualcosa? Non per questo siamo discriminati.
Ogni giorno sentendo la televisione, sfogliando i giornali, navigando sul web sentiamo parlare di sbarco di immigrati, di gente che fugge dalla povertà, dalla guerra e dalle persecuzioni, cercando un luogo dove vivere con dignità e senza paura. Purtroppo, spesso, questi sbarchi sono seguiti da numerose polemiche. Dove andranno? Cosa faranno? Chi li sfamerà? Si pensa solo al lato economico. Se ne parla come se non fossero esseri umani in difficoltà. Tutto ciò provoca in me molta rabbia! Ma cosa dovremmo fare? Farli morire in mare? Vietare l'accesso sulle nostre terre? E' proprio assurdo! Non hanno forse i nostri stessi diritti? L'Articolo 13 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani dice: "1. Ogni individuo ha diritto alla libertà di movimento e di residenza entro i confini di ogni Stato. 2. Ogni individuo ha diritto di lasciare qualsiasi paese, incluso il proprio, e di ritornare nel proprio paese." Dovremmo trasformare la Terra in "casa comune" di tutti gli individui, perché ognuno di noi è cittadino del mondo!
Non capisco perché ancora oggi per le persone l'omosessualità è un problema. Nel 1991 l'Organizzazione Mondiale della Sanità l'ha tolta dall'elenco delle patologiche. Quindi essere omosessuale non significa avere una malattia! Nel passato molti personaggi famosi erano omossessuali: Michelangelo, Leonardo, Pier Paolo Pasolini solo per fare alcuni esempi. Eppure quando entriamo nella Cappella Sistina, o guardiamo "La Pietà", "La Gioconda", "L'Ultima Cena" o leggiamo un libro di Pasolini non pensiamo che i loro autori erano omosessuali ma semplicemente ne riconosciamo il genio. Il problema non sono i gay ma gli omofobi, persone che per paura, debolezza e ignoranza limitano i diritti degli omosessuali. Forse però qualcosa sta cambiando: con la legge sulle unioni civili il nostro Paese ha fatto un piccolo passo verso la civiltà.
Caro blog, sono immensamente triste perché solo ora mi accorgo che il colore della pelle, per alcuni, è più importante di altre caratteristiche. Essere “negri” non è così semplice e bello perché tutti ti guardano male, sembro forse una extraterrestre? Come gli altri, anch’io ho due gambe, due braccia e una testa ma sento che mi manca qualche cosa. Per te è facile, anche le tue pagine sono bianche, ma ti assicuro che la mia vita non lo è. Sentirsi esclusa è indescrivibile e lo è ancora di più quando sai che dipende dal tuo colore, in maniera del tutto ingiustificabile. Come posso cambiare il mondo? Come posso essere accettata per quello che sono veramente? Questo è proprio un bel problema! Arianna , classe 2E IC Umberto I
Caro blog, non credevo che avere la carnagione scura facesse la differenza fra le persone. Adesso brevemente ti racconto tutto. Come già sai, sedersi agli ultimi posti sull’ autobus è una cosa da fichi che solo le persone popolari possono permettersi. Infatti, oggi, ho cercato di prendere posto sull´autobus per almeno una volta. I posti erano tutti occupati, ma subito, dopo una fermata, si era liberato un posto e, casualmente, proprio quello al centro dell’ultima fila. Senza esitare sono andata a chiedere alla ragazza seduta vicino al posto libero : “Scusami, posso sedermi?” e lei mi ha risposto: “Ma secondo te, facciamo sedere le persone come te? Non sei per niente alla moda e, soprattutto, guardati, sei nera, mi contageresti!” e mi ha mostrato uno specchietto. Francamente, già lo sapevo che mi avrebbe risposto di no ma, non credevo che mi avrebbe addirittura offesa. Era una ragazza proprio antipatica: capelli biondi e lunghi fino alla schiena con sopra al capo un berretto al contrario, i pantaloni strappati con i risvoltino e le scarpe che vanno di moda in questo periodo (le superstar). Sono tornata a casa con le lacrime agli occhi e mi sono stesa sul letto raggomitolata in una morbida e soffice coperta. Adesso c’è mia madre che mi sta chiamando: “Benedetta, è pronto!” Ti saluto con grandi baci!
Eterosessuali...omosessuali...l'amore è sempre amore! Perché discriminare in funzione di chi si ama? Eppure gli omosessuali sono troppo spesso etichettati, presi in giro, isolati, giudicati. Costringerli a combattere per ottenere gli stessi diritti civili delle persone "normali" non è giusto. L'omosessualità non è una malattia, una cosa da curare; gli omosessuali non sono persone diverse, anzi...visto tutto quello a cui sono sottoposti sono persone speciali!
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RispondiEliminaCiao a tutti!!
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RispondiEliminaBello il blog
RispondiEliminagiardigiordi@gmail.com
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RispondiEliminagiudyfattory2003@gmail.com
RispondiEliminagiuliadvdani@gimail.com
RispondiEliminaGiulia Della Valle 3°D
m.marthy03@gmail.com
RispondiEliminarebeccaromitelli5@gmail.com
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RispondiEliminaDiclerico30@gmail.com
RispondiEliminaraffyparty@gmail.com
RispondiEliminaRaffaele Pompilio
3 D
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RispondiEliminagiuliadvdani@gimail.com
RispondiEliminaGiulia Della Valle 3°D
lorenzaberardinucci99@gmail.com
RispondiEliminagiuliadvdani@gimail.com
RispondiEliminaGiulia Della Valle 3°D
Adreamastricc@gmail.com
RispondiEliminaHello👊
RispondiEliminaValentinaiurisci03@gmail.com
bucci.andrea18@gmail.com
RispondiEliminaBucci Andrea
federica.bellicano@gmail.com (Federica Bellicano 3D)
RispondiEliminaNel mondo non ci sono mai state due opinioni uguali. Non più di quanto ci siano mai stati due capelli o due grani identici: la qualità più universale è la diversità.
RispondiElimina(Michel de Montaigne)
Giorgia Altomare 3°D
gioalto3@gmail.com
Iaquintatani@gmail.com
RispondiEliminaTanisha iaquinta 3D
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RispondiEliminatramontanorita04@gmail.com
RispondiEliminaCentofanti.bea@gmail.com (Beatrice Centofanti.bea 3°D)
RispondiEliminasofiafuschi03@gmail.com sofia fuschi
RispondiElimina3D
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RispondiEliminacoc400030@gmail.com
RispondiEliminaAdriano Cocciola
Emilia Spinelli 3D
RispondiEliminaemilia.spinelli.2003@gmail.com
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Eliminadaniele23022004@gmail.com
RispondiEliminaDanielepolidoro
m.marthy03@gmail.com
RispondiEliminaAdreamastricc@gmail.com
RispondiEliminaSerenacipollini03@gmail.com (classe 3^D)
RispondiEliminagiudyfattory2003@gmail.com
RispondiEliminaWeila
RispondiEliminaCiao hahaha
EliminaCiao hahaha
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RispondiEliminaDanielepolidoro
clarissaberardi04@gmail.com (classe 3^D)
RispondiEliminaWeila
RispondiEliminaLa mia riflessione sull'argomento trattato ieri mi ha fatto notare un grande messaggio:che noi tutti,di colore o bianchi,siamo pur sempre uguali.
RispondiEliminaLa lettura drammatizzata fatta all'Ipsia sul libro"Io come te",vuole far capire l'argomento che non sempre si deve andare dietro alle persone che vogliono fare qualcosa di brutto o scorretto di cui loro ne soddisfatti,solo perchè si vuole continuare ad avere un amicizia con colui che vuole fare questa cosa.
Come sei poetico Bucci!!!!!!! :-)
EliminaInfatti:)
EliminaTutti i giorni abbiamo a che fare con persone diverse da noi. Con questo non intendiamo solo etnia o colore di pelle , ma anche la diversità del carattere o delle scelte di vita.
RispondiEliminaPurtroppo, però, molte persone considerano la diversità un aspetto negativo, che invece risulta essere il nostro punto di forza e di unicità.
Secondo noi quindi, queste persone dovrebbero essre tutelate da chi non li accetta e li discrimina
Grazie grazie
RispondiEliminaCon mastricci e daniele
RispondiEliminaQuest'anno con la prof.ssa Sciascio stiamo.
RispondiEliminaaffrontando il tema delle diversità ( diversiAmo).
Durante questi primi incontri svolti nell'IPSIA
dove abbiamo visto un film e negli incontri seguenti affrontando il tema della lettura drammatizzata leggendo vari brani. Quello che ci ha più colpito è "Io Come Te" di Paola Capriolo. Questa narrazione parla di una storia dove si vede come protagonista un ragazzo di nome Luca che non riesce a trovare un gruppo di amici con i suoi stessi interessi. Soltanto che una sera in discoteca lui scelse una strada sbagliata: durante una festa di Halloween il povero ragazzo era solo e, vedendo le altre coppie ballare divenne invidioso e decise di andare insieme ad un gruppo di ragazzi che lo avevano chiamato prima. Per tutta la sera ballavano e bevevano. Ad un certo punto Luca fosse che voleva tornare a casa xké era stanco ma gli altri lo costrinsero ad andare in giro per la città. Arrivarono davanti ad una panchina dove viveva una persona e gli diedero fuoco. Il giorno dopo Luca venne a sapere che quest'uomo era gravemente ustionato è ricoverato in ospedale. Luca disperati lo andò a trovare qualche giorno dopo all'ospedale. L'uomo era un venditore di rose nei ristoranti e chiese a Luca (spacciatori per un volontario) di svolgere il suo lavoro. Luca per ripagare l'errore di non avero salvato accettò mettendosi nei suoi panni. Questo racconto fa riflettere sul fatto che le diversità non devono essere una fonte di odio e disprezzo tra la gente ma le diversità devono essere una risorsa per tutti.
Bravoo!!
EliminaBravo ale!! :-)
EliminaFatto da Adriano Cocciola
EliminaGiordano Giardinelli e Alessio D'Anteo
ti sei mai sentito diverso?cosa ti ha aiutato a superare la difficoltá?
RispondiEliminaio mi sono sentita diversa poche volte, e quelle poche volte perché le ragazze della mia etá, essendo diverse, mi parlano male o del mio aspetto fisico o del mio modo di vestire. sicuramente ad aiutarmi sono state le mie amiche piú care, ma anhe i miei genitori
Ciao
RispondiEliminaGiardigiordi@gmail.com
RispondiEliminaGiardigiordi@gmail.com
RispondiEliminaGiardigiordi@gmail.com
RispondiEliminaGiardigiordi@gmail.com
RispondiElimina;-)
RispondiEliminaCiao
RispondiEliminaGiardigiordi@gmail.com
RispondiEliminaCiao
RispondiElimina
RispondiEliminaAbituarsi alla diversità dei normali è più difficile che abituarsi alla diversità dei diversi.
(Giuseppe Pontiggia)
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EliminaSe fossi un preside farei fare un progetto alle varie classi difficili che consisterebbe nel fare un video di una notte passata con un compagno con cui magari non si ha molta confidenza e per incentivarli premierei la coppia migliore con una cerimonia ufficiale.
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RispondiEliminaRecensione sul film
RispondiElimina"Il sapore della vittoria" è un film che narra di una squadra liceale di football che si trova a dover fare i conti con il razzismo, dal momento in cui fa ingresso nella squadra in qualità di coach un uomo di origini africane, quindi dalla carnagione scura. Trasferitosi da poco con alcuni suoi connazionali, viene maltrattato sin dall'inizio dagli abitanti della sua nuova città; in un primo momento anche i suoi allievi si dimostrano piuttosto ostili nei suoi confronti, ancora di più quando inserisce nella sua squadra dei giocatori della sua stessa carnagione e altri con altrettante differenze. Quando, però, la squadra verrà inviata fuori città a causa di uno stage le cose cambieranno: dopo i primi conflitti i ragazzi impareranno a convivere e a condividere per tornare a casa più uniti che mai e lasciando allibiti i propri genitori che cercheranno, invano, di separare i propri figli da ragazzi diversi da loro, che uniti dalla loro profonda amicizia e dalla collaborazione e grazie a duri allenamenti riusciranno a vincere, insieme, la partita più importante: quella dell'integrazione. Questo, quindi, il messaggio del film: è vero che i pregiudizi nel mondo sono moltissimi, ma l'affetto può abbatterli e così creare collaborazione, unione, che rende tutti più forti. Da un punto di vista della trama, il film può essere considerato eccellente, ben realizzato anche nella scelta delle musiche e nella trasmissione del messaggio che viene svolta in maniera ottima, nell nell'ambientazione e nei colpi di scena. Nel complesso è un film profondo e commovente, adatto a spiegare le cause e le conseguenze del razzismo e ad educare all'amore verso le diversità. Consigliabile a spettatori di ogni età, è un film che vale la pena di guardare.
Anche noi , alunni della classe 3E dell'I.C. Umberto I di Lanciano, abbiamo visto il film e ci è piaciuto molto.
EliminaE' stata l'occasione per riflettere ancora sul tema del razzismo .....
Il razzismo è l’intolleranza verso gli altri per il colore della pelle, per il credo religioso, per il paese di provenienza.
Ogni volta che c’è una discriminazione e che qualcuno si sente superiore a qualcun altro sulla base di una determinata caratteristica, si ha una forma di razzismo.
Un’idea razzista può nascere in molti modi: può essere un momento storico, può essere la cultura del momento, può essere dovuto ad un condizionamento famigliare.
In epoche storiche passate in cui le persone di colore erano molto discriminate non avremmo mai potuto avere un Presidente USA come Barack Obama.
L’elezione di Obama è stato un grande riscatto per tutte quelle persone perseguitate dal razzismo.
Anche lo sport del calcio, a seguito di brutti episodi, ha sentito l’esigenza di schierarsi contro ogni discriminazione, imponendo negli stadi più importanti e nelle partite di Uefa Champions League, la scritta “no to racism”.
Raffaele
Anche la mia classe sta partecipando al Progetto "DiversiAmo" e per questo la prof.ssa Rosato ci ha fatto vedere il film "Il sapore della vittoria" che tratta proprio del tema della diversità.
EliminaMi ha fatto capire che non esiste alcuna razza tra gli uomini, solo la razza umana, e nessuno è diverso per il colore, difetti fisici o orientamento sessuale, bisogna poi imparare,secondo me, a conoscere queste persone "diverse" perché anche loro hanno delle importanti qualità che sicuramente non devono essere sottovalutate ma apprezzate.
Giorgia
Anche la mia classe sta partecipando al Progetto "DiversiAmo" e per questo la prof.ssa Rosato ci ha fatto vedere il film "Il sapore della vittoria" che tratta proprio del tema della diversità.
EliminaMi ha fatto capire che non esiste alcuna razza tra gli uomini, solo la razza umana, e nessuno è diverso per il colore, difetti fisici o orientamento sessuale, bisogna poi imparare,secondo me, a conoscere queste persone "diverse" perché anche loro hanno delle importanti qualità che sicuramente non devono essere sottovalutate ma apprezzate.
Giorgia
Belli i vostri pensieri complimenti anche a noi ci é piciuto molto.
EliminaAlessio 3D Ortona
Belli i vostri pensieri complimenti anche a noi ci é piciuto molto.
EliminaAlessio 3D Ortona
La giornata passata ieri mi ha fatto capire che in realtà quello di colore non è un bambino nero ma noi siamo quelli di colore ,quelli diversi,perché noi cambiamo il colore della nostra pelle in ogni momento della giornata a seconda delle situazioni ,mentre,lui chiamato di colore , resta sempre nero in ogni situazione .il secondo aspetto è che la diversità non deriva solo dal colore della pelle, ma anche dal modo di interagire con gli altri, di vestirsi ,di socializzare e tanto altro.questa giornata mi ha Fatto capire che i diversi non sono quelli chiamati di colore ma noi persone bianche .
RispondiEliminaBravo👍
EliminaBravo👍
EliminaQuello che abbiamo fatto la scorsa volta mi ha fatto capire che tra noi e le persone di colore non ci sono tante differenze,anzi,le vere persone di colore siamo noi perchè cambiamo colore da un momento ad un altro della giornata invece gli altri rimangono sempre dello stesso colore della pelle.
RispondiEliminaLa mia riflessione sull'argomento trattato ieri mi ha fatto notare un grande messaggio:che noi tutti,di colore o bianchi,siamo pur sempre uguali.
RispondiEliminaLa lettura drammatizzata fatta all'Ipsia sul libro"Io come te",vuole far capire l'argomento che non sempre si deve andare dietro alle persone che vogliono fare qualcosa di brutto o scorretto di cui loro ne soddisfatti,solo perchè si vuole continuare ad avere un amicizia con colui che vuole fare questa cosa.
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RispondiEliminaTema sulla diversità come ricchezza
RispondiEliminaIn linea di principio, come affermato dalle leggi ispirate alla Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino, gli uomini sono tutti uguali, cioè hanno tutti gli stessi diritti, il diritto alla vita, alla salute, al rispetto, alla libertà di realizzarsi secondo i loro desideri, di esprimere le loro opinioni, di scegliere la loro religione. Essere uguali però non significa assomigliarsi, pensare, parlare, vestirsi, comportarsi tutti nello stesso modo, che sarebbe alquanto triste, ma avere tutti gli stessi diritti, ed esercitarli a beneficio della propria particolare individualità.
(tratto da tema delle riversita come ricchezza studenti .it)
Insieme al secondo ottico e alla operatrice della biblioteca abbiamo parlato della diversità in tutti i campi: sesso, colore, carattere, religione, situazione economica, aspetto fisico...
RispondiEliminaIn particolare abbiamo letto due brani riguardante la diversità del sesso e del colore. Il primo si intitolava: "Le femmine non mi piacciono perché" Che tratta di problemi di approccio tra maschi e femmine. Questo parla dei difetti delle femmine raccontati dagli occhi di un maschio.
Il secondo,invece, si intitola: "Io come te"Questo tratta di un ragazzo di nome Luca che appena lasciato dalla ragazza si fa convincere da dei bulli della sua scuola ad andare con loro a fare barbarie. Costoro videro un signore sdraiato sulla panchina con un cesto di rose che vendeva per guadagnare,quel poco ,che sarebbe stato mandato alla sua famiglia in Africa. I bulli vedendolo decisero di mandarlo in fiamme. Luca si sentì come tra due fuochi non sapendo se prendere le difese dell'uomo o appoggiare i bulli. Alla fine decise di mettersi contro questi ultimi. Per aiutare l'uomo appena sopravissuto si comprò un fondotinta e cominciò a fare il suo lavoro di venditore di rose. Luca così si rende conto di come è stare "dall'altra parte". Secondo il nostro parere le diversità pultroppo sono un grande ostacolo per tutti gli individui del mondo. Le persone infatti tendono ad approcciarsi di più ad altri più simili a loro e non si può fare niente.
Tanisha:
RispondiElimina1) progetto diversiamo secondo me è un progetto che fa capire e amare la diversità. La diversità puo essere il colore della pelle, essere uomo o donna, il rango sociale, molte cose, ma più importante è che non bisogna giudicare in base alle diversità , la diversità è ovunque.
2) Le giornate passate a fare il progetto con la prof, mi hanno fatto capire che la diversità è ovunque, anche se non si vede c'è, noi però inconsapevolmente possiamo evitare queste persone. Però con piccoli gesti possiamo farle sentire a loro agio, noi dovremmo farli integrare. Però non tutti la pensano così. Molta gente pensa che la diversità è un problema come l'avere il colore della pelle diversa, o praticare una religione diversa e questo ha portato a molte guerre ma anche a altri episodi.
Una delle tante cose a renderci unici è proprio la diversità che per alcuni viene considerato un aspetto negativo perché magari non accettano persone con con gusti, ideali, aspetti diversi dai propri
RispondiEliminaIn queste settimane la nostra classe ha intrapreso un progetto in collaborazione con una dell'Istituto professionale di Ortona. In questo percorso abbiamo affrontato temi profondi come l'integrazione e soprattutto l'amore per le diversità che dà il nome all'iniziativa: "DiversiAMO". Questo progetto si è svolto in vari incontri tenutisi nelle nostre due scuole in cui insieme abbiamo riflettuto sui vari tipi di diversità e sull'importanza dell'integrazione anche in relazione alla scuola, partendo dai giovani, perchè è meglio aiutare un giovane a formarsi che un adulto a ripararsi. Tra i vari incontri quello che ci ha colpito maggiormente consisteva nella lettura di alcuni brani che parlavano di varie diversità: da quelle più infantili di un bambino in merito ai gusti e alle abitudini differenti da quelle femminili, alla storia un ragazzo, che assiste in prima persona agli orrori che scaturiscono dal razzismo: questo racconto affronta temi molto attuali, in quanto il fatto narrato è realmente accaduto, ovvero quello del tentato omicidio di un senzatetto extracomunitario che, nonostate si guadagnasse da vivere onestamente aveva suscitato il disprezzo di alcuni ragazzi che gli avevano successivamente dato fuoco senza però ucciderlo sotto gli occhi attoniti e impotenti di Luca, il protagonista, che roso dai sensi di colpa, decide di darsi da fare. Questo avvenimento ce ne ricorda uno molto recente comparso su un giornale in cui si racconta l'aggressione per mezzo del fuoco a un ottantenne da parte di alcuni ragazzi in Sicilia.
RispondiEliminaIn questo episodio, al contrario di ciò che avviene nel racconto, i ragazzi colpevoli hanno continuato imperterriti nel loro intento spregevole senza avere nemmeno la consapevolezza di agire in modo del tutto scorretto al contrario di Luca che, insieme all'articolo risalente a qualche settimana fa e al suo racconto, dovrebbe farci riflettere e spingerci a chiedere: "COME MI SAREI COMPORTATO/A? AVREI REAGITO O SAREI RIMASTO/A IN SILENZIO?" La risposta non dovrebbe essere scontata, ma servirebbe a farci capire il ruolo ch un giorno, da adulti, potremmo assumere e del cambiamento che potremmo rappresentare in futuro. In ognuno di noi, però, dovrebbe esserci un piccolo Luca che agisce con coscienza e consapevolezza. Se tutti agissero cosi di certo il mondo sarebbe più sano.
Martina e Giuditta, 3°D
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RispondiEliminaLa mia riflessione sulla lettura dramatizzata fatta all'Ipsia insieme al secondo ottico,riguarda la diversità.
RispondiEliminaLa mia riflessione è che non si deve andare dietro alle persone "cattive" per solo mantenere la loro amicizia se vogliono fare qualcosa di brutto e che ne sarebbero soddisfatti.
Quindi oltre a quello che si devono prima selezionare le amicizie,noi siamo pur sempre uguali,senza le distinzioni del colore della pelle,ci dobbiamo rispettare a vicenda
Bucci Andrea 3D
Infatti il racconto del libro,dall'autrice Paola Capriolo,narra di un ragazzo che si chiama Luca,che per continuare ad avere l'amicizia con un gruppo di "teppisti" non ha avuto coraggio di chiamare la polizia vedendo la scena che danno fuoco ad un uomo addormentato sulla panchina di nome Rajiva che vendeva rose per i locali.
Luca,dopo che andò in ospedale a trovarlo,colpito da un grande senso di colpa,decide di camuffarsi in quell'uomo per aiutarlo ad ottenere denaro vendendo rose mentre Rajiva è ancora in ospedale.
Bravo Bucci
EliminaE’ possibile divenire razzisti?
RispondiEliminaDivenire “razzisti”, oggi, è purtroppo molto più semplice piuttosto che 5-10 anni fa. I miei genitori mi hanno sempre detto di non giudicare una persona dal colore della pelle, è semplice capire che il colore di una carnagione non rispecchi la personalità ed il carattere di qualcuno.
Su questo, fortunatamente, oggi, la maggior parte delle persone è d’accordo.
Ma allora, perché se tutti pensiamo ciò, quando vediamo un marocchino, un musulmano.. siamo spaventati nutrendo diffidenza nei suoi confronti?
Tutti noi stiamo diventando razzisti senza rendercene conto, perché, purtroppo, in questo periodo gli atti terroristici e le azioni illegali compiute da una persona di un’etnia differente dalla nostra sono all’ordine del giorno.
Ma “musulmano” non è sinonimo di “terrorista”, “Rom” non è sinonimo di “ladro”.
Generalizzare è troppo facile, prendersela con un’intera popolazione o una religione perché una persona di questa ha sbagliato, anche.
Se dovessimo incominciare a pensare in questo modo per ogni situazione, di certo non vivremmo più. Nessuno capisce che uno degli obiettivi degli atti terroristici, ad esempio, è proprio quello di scatenare terrore, paura. Avere paura di tutto e di tutti fino a perdere la propria libertà e a nutrire diffidenza verso il diverso.
Ma episodi di discriminazione si scatenano anche nella vita di tutti i giorni, anche di fronte a quel compagno che presenta, a detta degli altri, caratteristiche differenti da quelle di tutti.
Ma io questa chiusura mentale non la riesco a capire.
Il razzismo ormai è ovunque, anche nelle piccole azioni: dalla discriminazione della persona di colore sino all’isolamento del bambino che porta una maglietta diversa dalla tua.
Tutto quest’odio per nulla, che poi… per voi cos’è la normalità?
Perché secondo me la normalità consiste proprio nell’essere diversi, avere pensieri diversi, carnagioni diverse e vestiti diversi.
L'essenza del mio pensiero è ben espressa dai versi di una celebre canzone:
“Ehi, torna al tuo paese, sei diverso!” “Impossibile, vengo dall’universo” (Caparezza).
Elena classe 3E I.C. Umberto I Lanciano
La libertà è molto importante per ogni individuo.
RispondiEliminaIl diritto di essere liberi significa poter fare le proprie scelte e poter essere se stessi con i propri difetti e qualità.
Abbiamo il diritto di sostenere i nostri sogni,i nostri pensieri e le nostre scelte.
Le differenze sono necessarie per arricchire le proprie conoscenze e la propria cultura.
Essere di colore differente non equivale a simbolo esclusione.
Siamo tutti diversi come carattere,età,altezza ed estetica;ma in fondo siamo uguali,siamo persone che hanno una vita davanti e dobbiamo vivere tutti nelle stesse condizioni.
Quando perdiamo il diritto di essere differenti,perdiamo il privilegio di essere liberi veniamo isolati e non abbiamo più la dignità di essere persone uniche.
Greta classe 2E I.C. Umberto I Lanciano
In questo periodo tutti possiamo diventare facilmente razzisti perché viviamo in un pezzo di storia in cui le nostre libertà sono messe a repentaglio.
RispondiEliminaQueste sono state faticosamente conquistate a partire dalla Magna Carta Libertatum alla Rivoluzione Francese, dal Risorgimento fino al periodo della Seconda Guerra Mondiale.
Ognuno di noi fino a poco tempo fa si sentiva libero di frequentare luoghi pubblici come piazze, discoteche, ristoranti; si sentiva tranquillo quando andava in vacanza all'estero. La mia generazione ma anche quella dei miei genitori è cresciuta ed educata al rispetto dell'altro: musulmano, ebreo, bianco o nero. La storia ci ha insegnato che la pace si ottiene solo conoscendo e rispettando “IL DIVERSO”. Ora però alcuni integralisti fanatici, servendosi della religione, si sono armati per combattere una guerra che non ha confini . Tutti noi guardiamo i Musulmani con sospetto sia che abitino alla porta accanto, sia che passeggino in centro di sabato pomeriggio. L'Europa negli ultimi anni sta diventando sempre più multirazziale, l'America lo è da sempre, eppure stiamo tornando ad essere nazionalisti perchè la paura e l'imprevedibile ci spaventa.
Ilaria Classe 3E I.C. Umberto I Lanciano
C’è solo una razza,quella umana
RispondiEliminaNoi siamo una società multietnica. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, gli Italiani andarono via per cercare lavoro. Dagli anni 1980 le persone iniziarono a sbarcare in Italia. Noi tutti siamo uguali ma allo stesso tempo differenti e dobbiamo iniziare a capirlo per eliminare la discriminazione. Tutte le persone su questo pianeta hanno gli stessi diritti,o meglio,così dovrebbe essere. Gli uomini sono ancora violenti, aggressivi e competitivi ma ognuno in base alla propria cultura società e religione, e con questo? Non siamo diversi per questo. Non si eliminano i neri colorandoli di bianco. Odiamo altre persone perché non le conosciamo e non le conosceremo mai perché le odiamo. Non serve prendersela con tutti i musulmani per il terrorismo, basta viaggiare per essere lo straniero di qualcuno. Razzista è colui che vede come minaccia ogni persona diversa da lui e questa ossessione si può curare, viaggiando. Se volete un posto dove le cose vanno separate in base al colore andate in lavanderia. Le persone, anche se sono alte, magari non sono all’altezza, non serve essere belli se dentro si è vuoti di contenuto, non ti servono i soldi se non conosci la vera ricchezza e tanti diplomi non ti danno la saggezza. Le persone non sono volti, colori, religione o aspetto fisico ma un nome, un cognome , una storia e una personalità, questo dovrebbe contare. Se io sono obeso e tu me lo fai notare bullizzandomi cosa ci risolvi? Non ti tolgo niente. Diversità non vuol dire questo ma la diversità è un modo di vedere le cose o essere, le etichette danno fastidio sui vestiti, figuriamoci sulle persone. Vorrei far notare che gay sta per ‘’good as you’’cioè buono come te, non strano o diverso. L’amore è amore e si può manifestare tra uomo e donna,uomo e uomo, donna e donna, persone con età, colori, abilità o religioni differenti, e allora? Loro si amano, a noi che importa? L’amore va oltre le differenze. Vorrei far notare un’altra cosa. I profughi vengono qui per salvarsi e vedere com’è un giorno senza guerra. Se ci bombardassero a noi? Non faremmo la stessa cosa per salvare la nostra famiglia? Se consideriamo clandestine tutte le persone profughe non impareremo mai il significato della parola umanità. È un caso che tu sia bianco o nero, diversamente abile o abile ma non vuol dire che non meritiamo tutti la felicità. Fuori siamo diversi ma dentro uguali. Dobbiamo amarci per quelli che siamo: forma, dimensione e colore senza più criticare. C’è solo una razza, quella umana.
Le diversità sono una ricchezza, dobbiamo imparare ad accettarle e apprezzarle.
Sara classe 2E I.C. Umberto I Lanciano
Il razzismo nasce dall’ idea che gli uomini sono diversi e si distinguono per razza, colore della pelle, religione ecc.
RispondiEliminaQuesta distinzione giustifica la supremazia di una etnia sulle altre e si realizza attraverso politiche discriminatorie e persecutorie.
La storia dell’ umanità è piena di episodi di razzismo e di guerre sanguinose, fondate sulla supremazia della “razza”, ad esempio la seconda guerra mondiale.
L’Italia sconvolta dalle persecuzioni razziali nei confronti degli ebrei, zingari, omosessuali inserisce nella Costituzione del 1947 l’articolo 3 , che dichiara che tutti i cittadini hanno pari dignità ed uguaglianza, perché è compito dello Stato italiano togliere gli ostacoli che impediscono l’uguaglianza dei cittadini.
In realtà credo che l’articolo 3 della Costituzione non sempre venga applicato, perché tuttora si verificano episodi di razzismo in Italia.
Un caso di razzismo che ultimamente ho sentito e mi ha particolarmente colpito, è stata la violenza nei confronti di una coppia nigeriana derisa da un gruppo di giovani italiani che schernivano ed insultavano la signora chiamandola “scimmia”; il marito, che difendeva la moglie, è stato assassinato da questi ragazzi.
Il razzismo non esiste solo in Italia, è una piaga in tutto il mondo.
In conclusione ritengo che il razzismo sia il fallimento della nostra società, perché ci fa capire che l'uomo non ha imparato nulla dagli errori del passato.
Mi auguro che tutta la società, i politici, le persone importanti ma anche quelle semplici inizino a dare il buon esempio, che la scuola sia sempre attenta a prevenire il razzismo e ad educare i giovani al rispetto della diversità insieme alle famiglie.
Lorenzo classe 3E I.C. Umberto I Lanciano
Quando si è piccoli non si fanno discriminazioni: i bambini giocano tutti insieme, senza pregiudizi; non si giudica il diverso ma lo si accetta. Non è importante il colore della pelle, la provenienza, la religione....ma ci si diverte tutti insieme. Poi, però, si cresce e si è influenzati dalla società che ti porta, a volte, ad etichettare le persone. Le discriminazioni non si compiono solo verso chi ha una cultura e una religione diversa, ma anche verso quelli che non rispettano i presupposti richiesti dalla società: vestirsi alla moda, utilizzare le nuove tecnologie abitualmente, avere un aspetto fisico che risponda ai canoni della bellezza...
RispondiEliminaIl problema del razzismo deriva dall'ignoranza e dall'atteggiamento chiuso ed egoista di chi considera il prossimo inferiore a se stesso. E' importante affrontare questo problema a partire dai banchi di scuola, luogo da dove partire per costruire una società migliore.
Emanuela classe 3A I.C. Umberto I Lanciano
E
"Siamo diversi ma tutti uguali". Questa frase esprime perfettamente il concetto di diversità. Attualmente, quando pensiamo alla diversità ci riferiamo al colore della pelle, alle religioni, alle società, al genere, alle disabilità, all'identità sessuale senza considerare che ognuno di noi è diverso dall'altro. In natura, infatti, è quasi impossibile trovare due cose, due individui identici: "Nel mondo non ci sono mai state due opinioni uguali. Non più di quanto ci siano mai stati due capelli o due grani identici: la qualità più universale è la diversità".
RispondiEliminaApparteniamo ad un periodo storico tecnologicamente molto sviluppato eppure i problemi legati alla diversità sono ancora quelli che hanno caratterizzato periodi storici a noi molto lontani.
Daniele P. classe 3A I.C. Umberto I Lanciano
Come mai quando vediamo due gemelli uguali ci meravigliamo? Quindi non è vero che ci stupiamo solo della diversità, ma anche dell'uguaglianza. La diversità, quindi, si trova dentro ognuno di noi. La saggezza è saper stare con la differenza, senza voler eliminare la differenza stessa.
RispondiEliminaSenza la diversità questo mondo sarebbe monotono. Grazie alla diversità siamo capaci di raccontare storie sempre diverse, conoscere cose nuove...personalmente la diversità mi diverte, l'uguaglianza mi annoia.
E' proprio la diversità a renderci unici!
Karen 3A I.C. Umberto I Lanciano
DIVERSITA'=FORZA perché opinioni, pensieri, culture, lingue diverse unite generano una grande forza che può superare ogni ostacolo capace di abbattere quel muro costruito negli anni per dividere le persone "normali" da quelle "diverse". Solo insieme si può abbattere questo muro; contrariamente sarà il muro ad abbattere noi!
RispondiEliminaPurtroppo in passato ed ancora oggi non si riesce ad accettare ed includere le persone diverse, ma le si deride e le si isola.
"Ho ucciso mio fratello con l'odio nel cuore". Questa frase citata nel film "Il sapore della vittoria", mi ha colpito molto perché mi ha fatto capire che è possibile uccidere con l'odio una persona uguale a me, con i miei stessi diritti, doveri e libertà.
A scuola si può e si deve lavorare per far comprendere che l'essere diversi è la normalità. Solo attraverso la conoscenza di persone e culture differenti è possibile eliminare la paura e la diffidenza di ciò che ci è estraneo. Così la scuola diventa "buona scuola attenta a ciascuno e per tutti", una "scuola a colori" dove si accetta la diversità.
Daniela 3A I.C. Umberto I Lanciano
Oggi, come non mai, si sente sempre più parlare di "straniero" come di una persona diversa, strana, con diritti minori dei nostri, giudicandola per il colore della pelle, per la lingua parlata, per la religione professata... Nessuno più si chiede cosa abbia dentro, i segreti che nasconde, la storia che ha da raccontare di se stesso. In TV, quasi ogni giorno, vengono narrati episodi di razzismo a cui si assiste impotenti ma anche, oserei dire, indifferenti. Ciò ci fa capire che le persone non hanno ancora compreso che siamo tutti umani anche se abbiamo storie e pensieri diversi da raccontare. "Il mondo che vorrei, si chiamerebbe amore" come afferma Laura Pausini in una sua canzone. Questa frase dovrebbe farci riflettere: siamo tutti uguali e l'unica cosa che deve esserci tra noi è l'amore.
RispondiEliminaGiorgia 3A I.C. Umberto I Lanciano
Un tulipano non combatte per impressionare nessuno. Non combatte per essere diverso da una rosa. Non ne ha bisogno. Perché è diverso. E c’è spazio nel giardino per ogni fiore.
RispondiEliminaUn tulipano non combatte per impressionare nessuno. Non combatte per essere diverso da una rosa. Non ne ha bisogno. Perché è diverso. E c’è spazio nel giardino per ogni fiore.
RispondiEliminaCaro blog,
RispondiEliminala mia pelle non è chiara e luminosa come quella delle mie amiche, ma scura come il caffè.
A me piace essere così perché non sono uguale a tutte le altre ma sono diversa. Non divento mai rossa quando parlo con i ragazzi e al mare non mi scotto con il sole.
L' unico problema è che la mia pelle non è abbastanza resistente alle offese e alle cattiverie....
Mi dispiace molto quando sento sussurrare "negra"!
Ma poi in fondo non mi importa perché io sono come la mia mamma e il mio papà, come mio fratello e mia sorella. Noi siamo "scuri" come il caffè, dolci come il cioccolato e il nostro sorriso è bianco come la luna e illumina il nostro volto e la vita di tutti i nostri amici che ci amano e ci rispettano!
Forse per qualcuno siamo "neri" , ma per molti siamo persone con una cultura allegra e solare , abbiamo la musica nel cuore e il ritmo nel corpo.
Forse siamo diversi , ma diverso non è bello?
Giorgia classe 2E I.C.Umberto I Lanciano
Penso sempre a come può essere la vita dei grandi con la casa, i figli, il lavoro… e, alcune volte dico a mia madre: “Beata te che sei grande”. Perché a pensarci bene, “i grandi”, a parte occuparsi della famiglia e andare a lavoro, non devono studiare o fare i compiti; non hanno la preoccupazione che il giorno dopo verranno interrogati; non hanno problemi di cuore; non sono presi dallo stress dei “troppi compiti” ; escono senza chiedere il permesso ai genitori; si prendono le ferie; non vengono sgridati perché hanno preso un brutto voto; guidano la macchina o il motorino; ritornano la sera tardi; vanno a letto tardi; non prendono note; non hanno occhiaie per aver studiato fino a tardi per una verifica.
RispondiElimina...tuttavia la vita dei grandi è anche faticosa. Hanno bollette da pagare, tasse esose, figli da seguire, lavori domestici e tante altre mille occupazioni e....preoccupazioni.
La nostra vita, invece, è un po’ più “fantasiosa”. Si esce, non sempre, con gli amici, si festeggia i compleanni insieme, ci si innamora o ci si fidanza, si passa molto tempo con gli amici, ci si messaggia, si fanno passeggiate, si prendono i gelati, si va al cinema, si va per i negozi, si fanno i pigiama-party, si gioca a calcio, si fa sport insieme…
Insomma, queste vite appartengono a due mondi diversi ma, tra qualche anno, sperimenterò anche il mondo degli adulti: per ora, mi godo la mia splendida età!
Laura classe 2E I.C.Umberto I Lanciano
Le persone diverse vengono trattate come "alieni" ma io sono convinta che il mondo dovrebbe funzionare come una calamita in cui per attrarsi bisogna avere una parte positiva ed una negativa. Così nel mondo la diversità dovrebbe attrarre la normalità! La diversità esiste tra una persona ed un animale ma non tra persona e persona.
RispondiEliminaIn nome delle differenze di religione, di colore, di genere, però, si fanno le guerre. Se noi non rispettiamo loro, loro non rispettano noi. E' come un cane che si morde la coda. Il mondo non può andare avanti così! Solo unendoci il mondo sarà migliore per tutti.
La diversità nella mia mente non esiste perché non ho mai visto una persona diversa da me. La cosa bella nel mondo è proprio che non siamo tutti uguali!
Alessandra 3A I.C. Umberto I Lanciano
Ditemi cosa cambia tra bianchi o neri, cinesi o italiani, abili o disabili? Solo perché una persona ha una lingua, una cultura, una religione, un'abilità diversa deve essere isolato o trattato diversamente? Non siamo forse tutte persone?
RispondiEliminaCredetemi: non riesco proprio a sopportare vedere persone che offendono altre perché diverse da quello che loro pensano sia "normale"! Questa cosa non mi lascia in pace...
Xheson 3A I.C. Umberto I Lanciano
Discutendo in classe sul tema della diversità che caratterizza il mondo in cui viviamo, mi è tornata in mente una canzone dei Pooh intitolata "Pierre" che in una frase dice "io ti rispetto, resta quel che sei". Credo che sia proprio questo che manchi quando si isola qualcuno diverso da noi. E' solo il rispetto dell'altro che cancella ogni forma di discriminazione.
RispondiEliminaEmanuele F. 3A I.C. Umberto I Lanciano
27 ottobre 2016 11:59
DIVERSITA': cos'è la diversità oggigiorno?
RispondiEliminaPer me il concetto di diversità non esiste? Ho sempre trattato tutti allo stesso modo, sempre riservato lo stesso comportamento verso tutte le persone, che siano di colore della pelle più scura della mia o con un'abilità diversa dalla mia. Abbiamo tutti un cuore e, bene o male, una mente per riflettere!
Sara 3A I.C. Umberto I Lanciano
Io penso che il razzismo non dovrebbe neanche esistere perché nella storia ci siamo battuti per combattere questo mostro. Creare distinzioni solo per delle "etichette" che qualcuno troppo pieno di sé pretende di potere dare rovina la vita di chi, invece, dovrebbe avere gli stessi diritti: avere un lavoro, una casa e vivere una vita "normale". NO TO RACISM!!!
RispondiEliminaAndrea DC 3A I.C. Umberto I Lanciano
Perché diversi? Perché definire le persone affette da incapacità motorie, diverse? Non sono differenti da noi, ma sono persone straordinariamente sensibili perché amano immensamente la loro vita, nonostante si trovino ogni giorno a dover far fronte a difficoltà che neanche immaginiamo.
RispondiEliminaLa scuola ha un ruolo fondamentale perché è il luogo dove far emergere e potenziare le loro capacità. Non è giusto che i diversamente abili vengano trattati con compassione perché anche loro hanno il diritto di vivere serenamente e gioiosamente.
Mattia 3A I.C. Umberto I Lanciano
Anche nelle nostre classi possono verificarsi episodi di discriminazione e non solo verso persone diverse per colore della pelle, religione o nazionalità ma anche verso chi è ritenuto più debole che viene preso in giro, deriso, allontanato. Il fenomeno del bullismo sta diventando una vera piaga! Bisognerebbe, per un giorno, far sentire diversi i bulli che forse, solo così, la smetterebbero! Dovremmo provare a "vestire i panni" dell'altro per cercare di comprendere i loro stati d'animo.
RispondiEliminaAlberto 3A I.C. Umberto I Lanciano
"IO SONO INVALIDO NON MORTO!" Questa frase tratta da "Il sapore della vittoria" mi ha fatto molto riflettere. Spesso trattiamo chi ha una disabilità con pietà, senza accorgerci che così, forse, li facciamo sentire diversi. Nella vita di tutti i giorni gli invalidi dovrebbero sentirsi a proprio agio e non essere discriminati. Purtroppo, in Italia, le strutture non sono sempre all'altezza del loro compito e spesso i luoghi sono pieni di barriere architettoniche che rendono impossibile l'indipendenza e la loro la piena integrazione.
RispondiEliminaGianni 3A I.C. Umberto I Lanciano
In questo periodo si parla tanto di immigrati che vengono nel nostro Paese. Il loro arrivo non è sempre ben visto e spesso crea disordini. Credo che ciò derivi dalla paura che l'ISIS sta diffondendo in tutto il mondo. Non dobbiamo però cedere alla paura perché altrimenti vincono loro. Siamo tutti figli di un unico Dio. Ognuno dovrebbe essere libero di professare la propria religione qualunque essa sia: musulmana, buddista o cristiana. Conoscere lo "straniero", le sue tradizioni, la sua cultura, le sue usanze porta a superare tutte le diffidenze e a gettare le basi per la costruzione di un futuro comune.
RispondiEliminaMichele 3A I.C. Umberto I Lanciano
La diversità non è soltanto diverso colore della pelle, diversa religione, disabilità ma molto spesso è legata anche all'aspetto fisico. Le persone che non rientrano all'interno dei canoni richiesti dalla moda, dalla televisione sono messe in disparte perché ritenute diverse.
RispondiEliminaNel film "Il sapore della vittoria" visto in classe c'era un ragazzo un po' più grassottello che giocava a football americano; giocava in attacco ed era molto bravo, nonostante l'aspetto fisico diverso dagli altri.
Ognuno di noi dovrebbe essere considerato per ciò che si è e non per come si è. C'è una frase che ho letto e che mi piace molto: "Chiudi gli occhi e vedrai la bellezza".
Micaela 3A I.C. Umberto I Lanciano
Sempre più spesso la diversità porta al conflitto tra gli uomini. Tante sono le guerre combattute per affermare la propria religione. Secondo me non ha senso distruggere popoli, paesi, città e nazioni solo perché uno professa una religione diversa dalla mia. Jonathan Swift diceva "abbiamo religioni a sufficienza per farci odiare, ma non a sufficienza per farci amare l'un l'altro". Credo che ognuno debba essere libero di professare la sua fede senza per questo sentirsi diverso. La tolleranza e il rispetto sono senza dubbio la base per la costruzione di una società giusta, multietnica e pacifica. "L'unica guerra che tutti dobbiamo combattere è quella contro il male" (papa Francesco).
RispondiEliminaAndrea B. 3A I.C. Umberto I Lanciano
Pensando al film "Il sapore della vittoria" per me la diversità non è il colore della pelle, perché noi uomini siamo tutti uguali. Tempo fa, nel palazzo dove abito, viveva una famiglia di colore, ma noi non abbiamo mai avuto nessun problema, eravamo molto amici e quando sono andati via mi è dispiaciuto molto.
RispondiEliminaL'emarginazione nasce dalla cattiveria e dall'ignoranza. Si odia ciò che si teme e non si conosce.
Per me il diverso non esiste, io mi comporto allo stesso modo con tutti.
Daniele B. 3A I.C. Umberto I Lanciano
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RispondiEliminaQuest'anno con la prof. ssa Sciascio stiamo affrontando il tema delle diversità (diversiAmo).
RispondiEliminaDurante questi primi incontri svolti nell'istituto IPSIA dove abbiamo visto un film e negli incontri seguenti abbiamo affrontato il tema della lettura drammatizzata leggendo vari brani. Quello che ci ha più colpito è "io come te" di Paola Capriolo. Questa narrazione parla di un ragazzo di nome Luca che non riesce a trovare un gruppo di amici con i suoi stessi interessi. Una sera in discoteca lui fece un grande errore. durante una festa di Halloween il ragazzo, solo e annoiato, vedendo le altre coppie ballare divenne invidioso e decise di unirsi insieme ad un gruppo di ragazzi che lo avevano invitato a trascorrere la serata con loro. Loro trascossero la serata a ballare e bere. Ad un certo punto Luca disse che voleva tornare a casa perché era stanco ma gli altri lo costrinsero a continuare la festa ad andare in giro per la città. Ad un certo punto giunsero davanti ad una panchina dove una persona stava dormendo e gli diedero fuoco. Qualche giorno dopo Luca venne a sapere che quest'uomo era gravemente ustionato e ricoverato in ospedale. Luca disperato lo andò a trovare qualche giorno dopo in ospedale. Il pover uomo era un venditore ambulante di rose nei ristoranti e chiese a Luca (spacciatosi per un volontario) di svolgere il suo compito. Luca per ripagare l'errore di non averlo salvato accettò mettendosi nei suoi panni. Questo racconto fa riflettere sul fatto che le diversità non devono essere una fonte di odio e disprezzo tra la gente ma le diversità devono essere una risorsa per tutti.
~Giordano~
Fa riflettere anche sul fatto che non esistono più razze ma ne esiste soltanto una cioè l'umanità
~Alessio~
Mi ha fatto riflettere sul fatto che non esistono razze, siamo tutti uguali come nella vita sociale non ci sono distinzioni ne di razza e ne di sesso e ognuno deve avere gli stessi diritti.
~Adriano~
it is time to understand that they have no way prejudices on diversity
Elimina~Tanisha~
Benedetta Serafini 3D
RispondiEliminabenesera2003@gmail.com
must grasp the other only what positive they know us and not fight that which is different, that is "other" than us.
RispondiElimina(Nilde Iotti)
You laugh because I'm different I laugh because you're all the same
RispondiElimina
RispondiEliminaE' qui che si incontrano
Facce strane di una bellezza
Un po' disarmante
Pelle di ebano
Di un padre indigeno
E occhi smeraldo
Come il diamante
Facce meticce di razze nuove
Come il millennio
Che sta iniziando
Questo e' l'ombelico del mondo
E noi stiamo gia' ballando
Questo e' l'ombelico del mondo
L'ombelico del mondo
Questo e' l'ombelico del mondo
Dove non si sa dove si va a finire
E risalendo dentro se stessi
Alla sorgente del respirare
E' qui che si
Incontrano uomini nudi
Con un bagaglio di fantasia
Questo e' l'ombelico del mondo
Senti che sale questa energia
REPEAT CHORUS
Questo e' l'ombelico del mondo
E' qui che c'e' il
Pozzo dell'immaginazione
Dove convergono le esperienze
E si trasformano in espressione
Dove la vita si fa preziosa
E il nostro amore diventa azioni
Dove le regole non esistono
Esistono solo le eccezioni
Questo e' l'ombelico del mondo
L'ombelico del mondo (x2)
Questo l'ombelico del mondo
Questo e' l'ombelico del mondo
E' qui che nasce l'energia
Centro nevralgico del nuovo mondo
Da qui che parte ogni nuova via
Dalle province del grande impero,
Sento una voce che si sta alzando
Questo e' l'ombelico del mondo
1. Ti sei mai sentito diverso?Cosa ti ha aiutato a superare le difficoltá? 2. Come vengono accolte le persone "diverse"? 3. L' integrazione é sempre facile? Quali cause la ostacolano? 4. Ipotizza sei un dirigente scolastico...Cosa puoi fare per favorire l' integrazione? 5. Cosa fai tu per accogliere le diversitá? RISPOSTE: 1. L' adolescenza credo che sia il periodo piú bello che ogni persona possa vivere nella propria vita. Nel passare dalla puberta all 'adolescenza naturalmente sono cambiati molti aspetti del mio carattere...adesso mi sento un pochino piu matura e autonoma ma all' inizio di questo cambiamento caratteriale mi sono accorta di essere stata sempre nervosa, senza voglia di far niente e qualche volta anche un po' arrogante senza volerlo...ma tutto cio é stata una cosa momentania che man mano é andata a scemare...Tutto questo é stato per me un trauma che sono riuscita a superare vedendo che tutto questo nn capitava a me ma a tutti i neoadolescenti. 2.Secondo me per accogliere le persone diverse bisogna sottolinearne alcuni aspetti pscicologici-ideologici o caratteriali differenti dai nostri spiegando loro che sono dei pregi. 3.Come ho detto precendentemente, le persone sono diverse infatti ci sono alcune che non badano al colore della pelle, degli ochhi o dei capelli, mentre ad altri basta vedere una persona che indossa delle scarpe non alla moda per disprezzarla e isolarla...Non so trovare delle cause che ostacolano in qualche modo l' integrazione ma pensandoci bene credo che l' ignoranza sia una di queste. 4. Se fossi un dirigente scolastico organizzerei tanti progetti peró non tra alunni di una sola classe ma di piů classi cosi da favorire l' integrazione. 5. Io per accogliere le diversitá semplicemente non le sottolineo, stringo amicizia con una persona o piů persone senza notare le uguaglianze o le differenze.
RispondiEliminawe all bleed the same color
RispondiElimina~tanisha~
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RispondiEliminaBlack or white, green or blue, we are always humans
RispondiElimina
RispondiEliminaOggi la gente ti giudica,
per quale immagine hai.
Vede soltanto le maschere,
non sa nemmeno chi sei.
Devi mostrarti invincibile,
collezionare trofei.
Ma quando piangi in silenzio,
scopri davvero chi sei.
Credo negli esseri umani.
Credo negli esseri umani.
Credo negli esseri umani
che hanno coraggio,
coraggio di essere umani
Credo negli esseri umani.
Credo negli esseri umani.
credo negli esseri umani
che hanno coraggio,
coraggio di essere umani.
Prendi la mano e rialzati,
tu puoi fidarti di me.
Io sono uno qualunque,
uno dei tanti, uguale a te.
Ma che splendore che sei,
nella tua fragilità.
E ti ricordo che non siamo soli
a combattere questa realtà.
Credo negli esseri umani.
Credo negli esseri umani.
Credo negli esseri umani che hanno coraggio,
coraggio di essere umani.
Credo negli esseri umani.
Credo negli esseri umani.
Credo negli esseri umani che hanno coraggio,
coraggio di essere umani.
Essere umani.
L’amore, amore, amore
ha vinto, vince, vincerà.
L’amore, amore, amore
ha vinto, vince, vincerà.
L’amore, amore, amore
ha vinto, vince, vincerà.
L’amore, amore, amore,
ha vinto, vince, vincerà.
La scelta di questa canzone è stata molto facile:
EliminaBasta leggere la prima strofa per capire il vero significato della diversità infatti, come dice Mengoni, la società di oggi è proprio basata purtroppo sul pregiudizio
Emilia,Raffaele e Giuditta 3D Ortona
Ottima scelta!! Anche a noi piace molto questa canzone!
EliminaClasse 3 e I.C. Umberto I Lanciano
We are the same even if we are different
RispondiEliminaSofia
In questi giorni navigando sul web mi sono imbattuto in una frase ironica che dice "Se tu sei contro i gay perché non è concesso alla tua religione, allora tu non puoi mangiare i biscotti perché io sono a dieta". All'inizio leggendola ho riso ma poi riflettendo mi sono accorto che nascondeva una piccola ma grande verità! Se pretendo che tu faccia qualcosa che a te non piace, allora anche tu puoi pretendere da me la stessa cosa. Immaginate che baraonda! Un mondo di divieti!! In realtà "il mondo è bello perché vario". Secondo me, l'unica vera cosa che tutti abbiamo in comune è la diversità, che ha permesso all'uomo di evolversi, attraverso il contatto tra popoli e civiltà diverse.
RispondiEliminaLorenzo C. 3A I.C. Umberto I Lanciano
Quando si parla di diversità di solito ci si riferisce a bianco-nero, grasso-magro, ricco-povero e si è sempre pronti ad additare chi sta dall'altra parte rispetto alla massa, senza porsi tanti problemi. Quando, però, sei tu il diverso allora le cose cambiano. Ti senti brutto, inferiore, muori dentro. E' quello che è capitato a me quando ero alle elementari e mi chiamavano "negro africano". Poi cresci e ti accorgi che questa cattiveria gratuita la trovi non solo vicino a te ma in tutto il mondo. Basta accendere la TV per vedere che anche in America si diffondono sempre di più gli episodi di razzismo. Dove sono finite le parole di Martin Luther King? Davvero è morto invano?
RispondiEliminaMa secondo voi è giusto tutto questo? Per fortuna non tutti la pensano così!
Emanuele M. 3A I.C. Umberto I Lanciano
Cosa cambia se uno è nero o bianco, italiano o straniero, buddista o cristiano? Nulla ma il solo far parte di una maggioranza porta ad escludere la minoranza e a considerarla diversa. Credo che alla base di tutto, purtroppo, ci siano interessi economici che in questo periodo di crisi si fanno sentire ancora più forti! Tutti noi dovremmo rispettare i diversi...dovremmo ma non è così perché altrimenti ci sarebbe un mondo migliore! La società dovrebbe seguire l'esempio della scuola, dove l'integrazione di tutti gli alunni è cosa prioritaria! Solo attraverso la conoscenza, la partecipazione, la condivisione, un cammino comune la nostra società può diventare aperta, accogliente, multietnica e senz'altro più giusta.
RispondiEliminaLara 3A I.C. Umberto I Lanciano
Perché una persona bianca guarda male una persona nera? Cosa ha di diverso oltre alla carnagione? E' una persona come tutti noi! Non è che noi siamo persone normali perché siamo bianchi e loro sono strane perché sono neri, nessuno è normale e tutti sono diversi da tutti! Penso sia arrivato il momento di rispettare l'altro in quanto persona e non per le sue usanze, credenze o tendenze sessuali. Perché non si dovrebbe essere liberi di amare chi ci piace? "L'amore è amore [...] Vorrei sapere l'amore che colore ha, ma è come chiedere il sapore della libertà/ Vorrei toccarlo con mano,/ per me è un arcobaleno/ Non esistono diversità/ Vorrei sapere se la pensi anche tu come me/ Vorrei sapere per te l'amore che cos'è/ Se non guardare nella stessa direzione/ lasciarsi andare, ragionare con il cuore/ Con il cuore, l'amore, apre porte mentre l'odio le chiude...." (Simone Da Pra)
RispondiEliminaNoemi 3A I.C. Umberto I Lanciano
Anche se oggi si sente parlare di società multietniche, multiculturali, multirazziali, di mondo interconnesso, di globalizzazione, dobbiamo ancora fare i conti con il razzismo, con persone che credono di essere superiori e per questo disprezzano chi è diverso. Il razzista non rispetta gli altri e quindi la convivenza civile! E' chiuso in se stesso, individualista e senza cuore! Dovremmo combattere la tendenza che vuole annullare tutte le diversità! Conoscersi, scoprire le differenze, condividerle porta ad un arricchimento reciproco che rende tutti migliori! Insieme siamo più forti mentre se ci mettiamo tutti contro tutti, in questo mondo già difficile, diventa davvero impossibile andare avanti.
RispondiEliminaLorenzo G 3A I.C. Umberto I Lanciano
In questi giorni stiamo affrontando il tema della diversità ed io, tra i vari argomenti trattati, ho scelto quello sulla "disabilità", perché è una tematica che sento molto vicina. Essa colpisce molte persone, qualcuno già dalla nascita ed altri dopo incidenti o malattie. "La disabilità non è una diversità, ma una condizione di vita. Ogni individuo è diverso dall’altro senza che per questo venga meno il valore, sia implicita un'inferiorià”, scrive Silvia Galimberti. Questa frase mi ha colpito molto perché spesso i disabili vengono considerati e trattati diversamente se non addirittura emarginati. Dovremmo cercare di far emergere e di trasmettere loro quella gioia di vivere che tutti noi ragazzi abbiamo, perché loro hanno gli stessi nostri diritti e soprattutto dei sogni da realizzare.
RispondiEliminaBeatrice 3A I.C. Umberto I Lanciano
Guardando il film "Il sapore della vittoria" sono rimasto molto colpito dalla scena in cui Gerry è in ospedale, paralizzato, e Julius gli dice che da vecchi andranno a vivere insieme ed insieme diventeranno grassi. Non smettono di pensare al futuro, e benché Julius sia sconvolto, Gerry non si abbatte ma accetta la sfida di vivere una vita diversa da quella vissuta fino a quel momento.
RispondiEliminaHo una cugina disabile che è seduta su una sedia a rotelle ma io non la ritengo diversa da me, anzi oserei dire che è uguale a me, ride come me, sogna come me, prova emozioni come me. Disabilità non è sinonimo di malattia: può essere causata da una patologia ma non è una malattia. Ma poi se ci pensiamo bene: non siamo forse tutti noi diversamente abili in qualcosa? Non per questo siamo discriminati.
Christian 3A I.C. Umberto I Lanciano
Ogni giorno sentendo la televisione, sfogliando i giornali, navigando sul web sentiamo parlare di sbarco di immigrati, di gente che fugge dalla povertà, dalla guerra e dalle persecuzioni, cercando un luogo dove vivere con dignità e senza paura. Purtroppo, spesso, questi sbarchi sono seguiti da numerose polemiche. Dove andranno? Cosa faranno? Chi li sfamerà? Si pensa solo al lato economico. Se ne parla come se non fossero esseri umani in difficoltà. Tutto ciò provoca in me molta rabbia! Ma cosa dovremmo fare? Farli morire in mare? Vietare l'accesso sulle nostre terre? E' proprio assurdo! Non hanno forse i nostri stessi diritti? L'Articolo 13 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani dice: "1. Ogni individuo ha diritto alla libertà di movimento e di residenza entro i confini di ogni Stato. 2. Ogni individuo ha diritto di lasciare qualsiasi paese, incluso il proprio, e di ritornare nel proprio paese." Dovremmo trasformare la Terra in "casa comune" di tutti gli individui, perché ognuno di noi è cittadino del mondo!
RispondiEliminaNicolò 3A I.C. Umberto I Lanciano
Non capisco perché ancora oggi per le persone l'omosessualità è un problema. Nel 1991 l'Organizzazione Mondiale della Sanità l'ha tolta dall'elenco delle patologiche. Quindi essere omosessuale non significa avere una malattia!
RispondiEliminaNel passato molti personaggi famosi erano omossessuali: Michelangelo, Leonardo, Pier Paolo Pasolini solo per fare alcuni esempi. Eppure quando entriamo nella Cappella Sistina, o guardiamo "La Pietà", "La Gioconda", "L'Ultima Cena" o leggiamo un libro di Pasolini non pensiamo che i loro autori erano omosessuali ma semplicemente ne riconosciamo il genio.
Il problema non sono i gay ma gli omofobi, persone che per paura, debolezza e ignoranza limitano i diritti degli omosessuali. Forse però qualcosa sta cambiando: con la legge sulle unioni civili il nostro Paese ha fatto un piccolo passo verso la civiltà.
Davide 3A I.C. Umberto I Lanciano
Caro blog, sono immensamente triste perché solo ora mi accorgo che il colore della pelle, per alcuni, è più importante di altre caratteristiche. Essere “negri” non è così semplice e bello perché tutti ti guardano male, sembro forse una extraterrestre? Come gli altri, anch’io ho due gambe, due braccia e una testa ma sento che mi manca qualche cosa. Per te è facile, anche le tue pagine sono bianche, ma ti assicuro che la mia vita non lo è. Sentirsi esclusa è indescrivibile e lo è ancora di più quando sai che dipende dal tuo colore, in maniera del tutto ingiustificabile. Come posso cambiare il mondo? Come posso essere accettata per quello che sono veramente? Questo è proprio un bel problema! Arianna , classe 2E IC Umberto I
RispondiEliminaCaro blog,
RispondiEliminanon credevo che avere la carnagione scura facesse la differenza fra le persone. Adesso brevemente ti racconto tutto.
Come già sai, sedersi agli ultimi posti sull’ autobus è una cosa da fichi che solo le persone popolari possono permettersi. Infatti, oggi, ho cercato di prendere posto sull´autobus per almeno una volta. I posti erano tutti occupati, ma subito, dopo una fermata, si era liberato un posto e, casualmente, proprio quello al centro dell’ultima fila. Senza esitare sono andata a chiedere alla ragazza seduta vicino al posto libero : “Scusami, posso sedermi?” e lei mi ha risposto: “Ma secondo te, facciamo sedere le persone come te? Non sei per niente alla moda e, soprattutto, guardati, sei nera, mi contageresti!” e mi ha mostrato uno specchietto.
Francamente, già lo sapevo che mi avrebbe risposto di no ma, non credevo che mi avrebbe addirittura offesa. Era una ragazza proprio antipatica: capelli biondi e lunghi fino alla schiena con sopra al capo un berretto al contrario, i pantaloni strappati con i risvoltino e le scarpe che vanno di moda in questo periodo (le superstar). Sono tornata a casa con le lacrime agli occhi e mi sono stesa sul letto raggomitolata in una morbida e soffice coperta. Adesso c’è mia madre che mi sta chiamando: “Benedetta, è pronto!”
Ti saluto con grandi baci!
Benedetta classe 2E IC Umberto I Lanciano
Eterosessuali...omosessuali...l'amore è sempre amore! Perché discriminare in funzione di chi si ama? Eppure gli omosessuali sono troppo spesso etichettati, presi in giro, isolati, giudicati. Costringerli a combattere per ottenere gli stessi diritti civili delle persone "normali" non è giusto. L'omosessualità non è una malattia, una cosa da curare; gli omosessuali non sono persone diverse, anzi...visto tutto quello a cui sono sottoposti sono persone speciali!
RispondiEliminaGennaro 3A I.C. Umberto I Lanciano